Renzi: abolire la prescrizione vuol dire accettare processi senza fine
ROMA – «Abolire la prescrizione significa accettare il principio che possa esistere un processo senza fine. E accettare questo principio significa trasformare il processo in una persecuzione. Significa accettare il fatto che i processi fatti sui giornali abbiano un impatto persino più forte rispetto ai processi fatti nelle aule di giustizia». Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia viva a ‘Il Foglio’.
Il direttore Claudio Cerasa intervista anche il capogruppo a palazzo Madama, Davide Faraone, che rincara la dose: «Sulla minaccia dei processi eterni non facciamo passi indietro. Noi avevamo chiesto concretezza a Bonafede sui tempi della giustizia e come tutta risposta registriamo l’ultimatum di Di Maio, evidentemente volto a sanare
dissidi interni al movimento, ma ci sono princìpi garantiti dalla nostra Costituzione come le libertà individuali che non sono negoziabili e non vanno svenduti alla convenienza politica del momento».
«Adesso -conclude- è Conte a dover individuare una soluzione oppure la palla passa al Parlamento. Non chiediamo uno stravolgimento della riforma ma faremo le barricate contro i processi eterni: ne va non solo della certezza del diritto ma del sistema e della credibilità del paese. In Italia i tempi della giustizia sono già troppo lunghi, renderli eterni sarebbe da ricovero».
