
Strage di Piazza Fontana 50 anni dopo, Mattarella: «Fu strappo lacerante»

MILANO – Strage di piazza Fontana, nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, cinquant’anni dopo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato a Palazzo Marino le vedove dell’anarchico Giuseppe Pinelli, Licia, e del commissario Luigi Calabresi, Gemma. Mattarella partecipa alle commemorazioni per il 50/o anniversario della strage di Piazza Fontana, avvenuta il 12 dicembre 1969.
La strage di Piazza Fontana, ha detto il Capo dello Stato, fu «uno strappo lacerante recato alla pacifica vita di una comunità e di una Nazione, orgogliose di essersi lasciate alle spalle le mostruosità della guerra, gli orrori del regime fascista, prolungatisi fino alla repubblica di Salò, le difficoltà della ricostruzione morale e materiale del Paese».
«L’identità della Repubblica è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell’Agricoltura», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Milano. Aggiungendo: «Ci troviamo a Palazzo Marino, luogo della democrazia della comunità milanese, contro il quale la ferocia di terroristi neofascisti tentò di replicare, undici anni dopo, la strage di Piazza Fontana».
Ad accogliere Mattarella fuori dal palazzo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana. Alcuni cittadini che erano dietro le transenne hanno applaudito e lui li ha salutati con la mano. Nella seduta straordinaria in aula gli interventi del presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertolé, del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, del presidente Associazione Familiari Vittime piazza piazza Fontana, Carlo Arnoldi.
