Terzo Millennio: dal 2000 al 2019. Cosa hanno lasciato i primi 20 anni
Che cosa ricordiamo dei primi 20 anni del Terzo Millennio? Ovviamente di tutto, soprattutto fatti che hanno segnato l’Italia e il mondo. Ho scelto alcune notizie dal 2000 al 2019, riguardanti anche Firenze e la Toscana. Non mancano, fra i grandi avvenimenti da non dimenticare, indelebili, il dramma della Concordia, con i suoi 32 morti, all’Isola del Giglio, l’alluvione di Livorno del settembre 2017, con 8 morti. Ci metterei anche un evento positivo: l’inaugurazione della prima linea della nuova tramvia, Scandicci-Firenze, del 2010, ulteriormente estesa nel 2018. Quindi una parentesi sportiva: il fallimento della Fiorentina del 2002. Poi un salto in politica con il fenomeno Renzi: che vide la sua alba nel 2009, con l’elezione di Matteo a sindaco di Firenze, e il tramonto, con le sue dimissioni da presidente del consiglio, nel 2016, dopo il risultato negativo del refendendum costituzionale. Devo anche registrare la scomparsa di un fiorentino, uno dei grandi contemporanei: Franco Zeffirelli, del quale ero grandissimo amico da oltre 30 anni. Ecco, è un canovaccio globale, quello che ho cercato di disegnare, al quale ciascuno può aggiungere tinte e ricordi personali. Di certo si è trattato di un ventennio che ci ha cambiati. Proviamo a riviverlo in pillole.
2000 – L’anno vide la luce dopo profezie apocalittiche, com’era accaduto anche mille anni prima, in pieno Medioevo. Stavolta si viene spaventati dal Millennium Bug, panico per i computer. Ma si fa festa. La foto dell’anno è la mucca che trema e si accascia colpita da encefalopatia spongiforme bovina. Il morbo della mucca pazza scatena il panico tra i consumatori. La crescita di vegetariani e vegani nel mondo comincia così. A Firenze dovemmo rinunciare, almeno per un po’ alla bistecca alla fiorentina con l’osso. Una frustrazione. Poi rivelatasi praticamente inutile. Il lato positivo: la proibizione ci ha fatto apprezzare ancora di più la nostra bistecca, nata (lo ricordate?) per un presunto errore dello scalchino (colui che tagliava la carne) del marchese Ugo di Toscana. Fece cuocere la carne con l’osso attaccato. Quando la portarono in tavola lui ebbe paura: invece il marchese e i commensali la tagliarono, com’era d’uso, con i pugnali, e chiamarono lo scalchino per premiarlo. Accadde intorno all’anni Mille. La bistecca alla fiorentina, quella alta almeno tre dita e cotta al sangue, è tutt’ora un piatto da re.
2001 – È l’anno terrificante delle Torri Gemelle: l’11 settembre a New York, in piena Manhattan, aerei civili si schiantano contro i due grattacieli, negli stessi momenti un altro viene indirizzato contro il Pentagono. È l’attacco frontale del terrorismo islamico di Al Qaida al simbolo dell’Occidente: 3mila morti e il mondo sotto choc.

2002 – Arriva la moneta unica per i 12 paesi dell’Unione Europea: comincia l’epoca dell’euro e le vecchie lire finiscono tra i ricordi. Gli euroscettici criticano da subito i parametri di Maastricht su deficit, rapporto debito/pil e inflazione. A Firenze si piange il fallimento (provocato, ma vorrei astenermi, qui, dalla polemica…) ella Fiorentina di Cecchi Gori. Arrivarono i Della Valle, amareggiati anni dopo dal calcioscandalo. E arrivati al capolinea della loro gestione nel giugno 2019, dopo la contestazione dei tifosi. L’avvento di Rocco Commisso ha portato una ventata di nuovo entusiasmo.
2003 – Gli Stati Uniti di George W. Bush, con l’appoggio del laburista inglese Tony Blair, invadono l’Iraq dopo le accuse rivolte a Saddam Hussein di possedere armi di distruzioni di massa, mai provate. Moriranno 1 milione 200mila iracheni, 4.500 soldati americani e 200 britannici. E a Nassiriya il 12 novembre 2003, in un attacco alla base Maestrale morirono 19 italiani (12 carabinieri, 5 soldati e due civili).
2004 – Lo studente Mark Zuckerberg realizza un progetto di connessioni tra persone: è Facebook, il social network fenomeno. Ma anche: l’onda mortale dello tsunami il 26 dicembre spazza via l’Indonesia. Una devastazione con 230mila morti e 5 milioni di sfollati. Il mondo attonito di fronte alla natura impazzita.
2005 – Il primo Papa non italiano, il polacco Karol Wojtyla considerato tra gli artefici del crollo del comunismo, conservatore ma in empatia con folle sterminate di fedeli, muore. Ai suoi funerali 600mila persone. Giovanni Paolo II diventerà santo nel 2014.
2006 – Nella finale di Berlino, battendo i francesi, l’Italia allenata da Marcello Lippi conquista la sua quarta Coppa del Mondo. Prima della partenza lo scandalo Calciopoli: la vittoria di Buffon, Luca Toni, il modesto ma efficacissimo terzino Grosso, Del Piero, Totti e compagni risulta inattesa.
2007 – Senza tastiera fisica, solo con touch screen: Steve Jobs, il tecno filosofo che dice ai ragazzi ‘stay hungry, stay foolish’, presenta il primo iPhone. È lo smartphone, l’oggetto con tutta la nostra vita dentro che ha già cambiato il mondo.
2008 – Il 44/o presidente degli Stati Uniti è anche il primo afro americano. Il democratico Barack Obama, 48 anni, viene eletto al motto di ‘Yes We Can!’. Con la moglie Michelle forma una delle coppie più amate della Casa Bianca. Nel 2009 è insignito del Nobel per la pace.

2009 – Alle 3.32 del 6 aprile 2009 una scossa di magnitudo 6.3 colpisce L’Aquila e i dintorni: 309 morti e migliaia di sfollati. Un dolore grande alla Casa dello Studente: nonostante l’allarme, non fu dichiarata in pericolo ma sotto le macerie muoiono 8 universitari. A Firenze diventa sindaco Matteo Renzi, approdato al Pd dopo essere partito dai Giovani Popolari e aver conquistato la presidenza della Provincia. E’ la sua alba: che lo porterà, nel 2014, a diventare presidente del consiglio al termine di una travolgente cavalcata. Il suo tramonto – semomentaneo o no lo dirà la storia – avverrà nel dicembre del 2016, dopo il negativo risultato del referendum costituzionale. Si dimise da Palazzo Chigi. Nel 2019 ha deciso di sytaccarsi dal Pd per fondare un suo movimento politico: Italia Viva.

2010 – La Grecia, schiacciata da 350 miliardi di debito, precipita nel caos. L’Europa senza la culla della civiltà occidentale è un incubo concreto. Il ministro Varoufakis tratta gli aiuti a patto di un piano di austerity senza precedenti. A Firenze, dopo una cinquantina d’anni, torna il mezzo di trasporto su rotaia: la tramvia. La linea T1, inaugurata il 14 febbraio 2010, collega Scandicci con la stazione di Santa Maria Novella, a Firenze. All’inizio dell’estate del 2018 arriva l’estensione con Careggi e nel 2019 è entrata in servizio la linea T2, da piazza dell’Unità a Novoli e all’aeroporto Vespucci di Peretola. E il progetto ora sta andando avanti.
2011 – 25 anni dopo Chernobyl, un’altra tragedia nucleare. Questa volta in Giappone, nella centrale di Fukushima, causata dallo tsunami dopo un terremoto. Esplosioni, rilascio di materiale radioattivo e tre crisi nucleari sono le conseguenze di un disastro che poi sarà definito ‘prevedibile’.
2012 – Davanti all’isola del Giglio naufraga la Costa Concordia comandata da Francesco Schettino: sarà condannato in Cassazione a 16 anni. La nave da crociera, la notte del 13 gennaio fa ‘l’inchino’ verso la costa, ma urta uno scoglio e lo scafo si squarcia: 32 morti e il comandante che lascia la nave prima dei soccorsi.

2013 – Papa Benedetto XVI annuncia le dimissioni. L’elezione del gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio determina un fatto storico: un nuovo Pontefice essendo in vita il predecessore. Ha fatto epoca l’abbraccio tra il teologo Ratzinger e il ‘parroco di tutti’, Papa Francesco. Firenze va alla ribalta internazionale, ospitando i Mondiali di ciclismo, che toccarono anche Pistoia, Montecatini e Lucca. Vinse un portoghese: Alberto Rui Costa, solo omonimo dell’ex campione della Fiorentina, Manuel Rui Costa.
2014 – Per la tragedia dei migranti è un anno record, oltre 2mila morti. L’orrore sui barconi e in fondo al mare è una strage infinita di chi prova con ogni mezzo e ad ogni costo ad arrivare nella Fortezza Europa.
2015 – Il 7 gennaio un commando jihadista al giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi fa 12 morti. Il 13 novembre un vero e proprio attacco alla capitale francese: dallo stadio al Bataclan, una ‘sala da concerti’ nell’XI arrondissement, sei attentati con 130 morti. Il mondo grida ‘Je suis Paris’.
2016 – Donald Trump, imprenditore e personaggio tv, diventa il 45/mo presidente degli Stati Uniti dopo Obama. Imposta la sua presidenza sull’idea di un’America isolazionista, facendo leva su valori conservatori oltre che sul populismo.

ANSA/ALESSIO NOVI
2017 – Il potente produttore di Hollywood Harvey Weinstein viene accusato di violenza sessuale. È l’inizio del #metoo: un movimento neo femminista che oltre alla denuncia promuove la parità. Ma è di tragica attualità la piaga del femminicidio: 115 morti l’anno dal 2005 solo in Italia. Nel mese di settembre, Livorno deve registrare la tragica alluvione: morirono otto persone e la città venne devastata dall’acqua.
2018 – A Genova il 14 agosto alle 11.30 crolla il viadotto autostradale Ponte Morandi. 43 i morti, centinaia gli sfollati e polemiche a non finire per gli allarmi di usura della struttura non ascoltati e la manutenzione insufficiente.

2019 – La ragazzina svedese Greta Thunberg, dalla protesta solitaria davanti al Parlamento di Stoccolma, diventa leader di una generazione di giovani attivisti del clima che, con i Fridays for Future, portano alla ribalta la tematica green. L’anno è segnato anche dalla scomparsa di uno dei grandi contemporanei: Franco Zeffirelli. E’ morto a Roma il 15 giugno. Una vita eccezionale, la sua, con scenografie e regìe sui palcoscenici più prestigiosi del mondo. Grandissimo anche come regista. Firenze, dopo le solite polemicuzze, ha deciso di destinare l’ex palazzo di giustizia al suo museo, testimonianza di un’opera grandiosa. Zeffirelli, diventato baronetto per volontà della regina d’Inghilterra, avrebbe meritato anche il premio Nobel. Aggiungo un particolare: Zeffirelli era mio amico da oltre 30 anni. Lo conobbi negli anni ’80 in Santa croce, a una partita del Calcio storico. Non volevano farlo passare: chiamai l’allora assessore Fabrizio Chiarelli. Da quel momento diventai «il caro e agguerritissimo Sandro». Mi concesse il privilegio di dare la notizia, sulla prima pagina de La Nazione, del suo fil autobiografico, Un tè con Mussolini. Ci manchi, caro Maestro. Ma il tuo genio e il tuo insegnamento restano: per Firenze e per il mondo.
