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Legge elettorale: nessun accordo nella maggioranza

Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA – La maggioranza non ha trovato un’intesa sulla legge elettorale. Lo ha annunciato al termine di una riunione il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, il quale ha annunciato che sarà lui a prendere una iniziativa istituzionale presentando un testo con la sola propria firma.

«Al termine di svariate riunioni – ha riferito Brescia – prima della maggioranza e poi anche con le opposizioni, la maggioranza non ha raggiunto un accordo. A questo punto sarò io, in quanto presidente della Commissione, ha prendere una iniziativa istituzionale. Elaborerò un testo che sarà depositato il 9 gennaio, per rispettare l’impegno di presentare un testo subito dopo la ripresa dei lavori. Il testo non sarà quindi firmato dai capigruppo della maggioranza, ma offrirà comunque un punto di partenza per il confronto».

La proposta di legge, ha spiegato Brescia, «sarà improntata ad un sistema proporzionale, con una soglia di sbarramento alta, e con un diritto di tribuna».

Dopo la riunione della maggioranza sulla legge elettorale, fonti di Italia Viva, sottolineano che c’è un giudizio positivo sull’ipotesi di una legge elettorale proporzionale con soglia nazionale al 5%. C’è invece contrarietà rispetto a quello che viene definito diritto di tribuna, ovvero l’inserimento di una regola ulteriore che garantisca qualche seggio alle formazioni minori, ma che rischia di non essere altro se non un modo di bypassare la stessa soglia del 5% e, dunque, di riportare a una frammentazione del quadro politico.

Dura la senatrice di LeU Loredana DePetris: «Sulla soglia del 5% daremo battaglia.Innalzare la soglia di sbarramento a una percentuale mai vista inItalia significa infliggere un colpo letale alla rappresentanzasia politica che territorialee leggi elettorali – prosegue la presidente De Petris – entrano in Parlamento in un modo e poi spesso cambiano. Ma e’ bene sapereda subito che un sistema con soglia del 5% in Senato non avrebbe inumeri. E’ un grave errore non aver ricercato con maggiorepazienza l’intesa nella maggioranza, scegliendo invece unaforzatura sulla base, evidentemente, dell’accordo tra Zingaretti eDi Maio sulla soglia al 5%. Ma le forzature, in una materia cosi’importante e delicata, non hanno mai portato bene».

«Con la riduzione dei parlamentari, eranecessario intervenire introducendo una legge elettoraleproporzionale con soglia alta. La maggioranza sta rispettando intutto e per tutto l’accordo preso alla nascita del governo. E’ unfatto importante e che merita di essere sottolineato». Lo affermail presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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