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Conferenza di Berlino sulla Libia: i sei punti delle conclusioni anticipati dall’agenzia Russa Tass

ROMA – L’Agenzia russa Tass ha diramato alcune anticipazioni della bozza delle conclusioni della Conferenza di Berlino, preparate da germania e Ue. Si chiederebbero sanzioni per quei Paesi che violano l’embargo sulle armi alla Libia nella bozza delle conclusioni della conferenza di Berlino, in programma domani. I partecipanti alla conferenza, si legge nella bozza anticipata dall’agenzia di stampa ‘Tass’, si impegnerebbero a “rispettare inequivocabilmente e totalmente l’embargo sulle armi stabilito dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1970 e le successive risoluzioni del Consiglio, inclusa quella sulla proliferazione di armi dalla Libia e chiedono agli attori internazionali di fare lo stesso”. I Paesi partecipanti alla conferenza di Berlino chiederebbero alle Nazioni Unite di facilitare i negoziati sul cessate il fuoco tra le parti, anche attraverso l’istituzione immediata di comitati tecnici per monitorare e verificare l’attuazione del cessate il fuoco.

La bozza si articola in sei punti. I partecipanti alla conferenza chiedono inoltre:
– L’istituzione di un Consiglio di presidenza funzionante e la formazione di un governo libico unico, unificato, inclusivo ed efficace approvato dalla Camera dei rappresentanti;
– la fine di tutti i movimenti militari da parte o in supporto diretto delle parti in conflitto, su tutto il territorio della Libia, a partire dall’inizio del processo di cessate il fuoco;
– il ripristino del monopolio dello Stato sull’uso legittimo della forza e l’istituzione di una sicurezza nazionale unificata;
– riforme economiche e un meccanismo di ricostruzione per la Libia;
– rispetto del diritto umanitario e dei diritti umani.
Prevista, infine, l’istituzione di un comitato di follow-up speciale per mantenere il coordinamento a seguito del vertice di Berlino, sotto l’egida delle Nazioni Unite, che si riunirà su base mensile in diverse località, oltre a due gruppi di lavoro speciali si incontreranno in Libia o in Tunisia due volte al mese.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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