Terremoto Mugello: 808 ancora fuori casa, contributi fino a un massimo di 900 euro mensili a chi ha casa inagibile

FIRENZE – A poche settimane dal terremoto che ha colpito il Mugello il 9 dicembre 2019 restano ancora fuori casa, perché le abitazioni sono diventate inagibili, 808 persone: 106 vivono in hotel mentre 702 si sono sistemate in autonomia, la maggior parte da parenti. “Emerge un quadro su cui bisogna lavorare”, ha spiegato il presidente della Toscana Enrico Rossi dopo una riunione coi sindaci dell’area colpita.
Nel dettaglio, ha detto Rossi, “ci sono 778 persone fuori” casa “nel comune di Barberino” “e una trentina nel comune di Scarperia e San Piero. In tutto si pensa che siano 350 famiglie alloggiate alcune in alberghi e” la maggior parte “presso parenti”. Inoltre risultano 143 edifici inagibili, di cui 115 a Barberino, 28 a Scarperia. Il sindaco di Barberino Giampiero Mongatti ha parlato di “riunione molto positiva”. Il primo cittadino di Scarperia e San Piero Federico Ignesti ha sottolineato che l’intervento di Regione e Stato “è fondamentale, è necessario programmare, avere un piano definito degli interventi”.
Un contributo che andrà dai 400 fino a un massimo di 900 euro mensili per l’autonoma sistemazione destinato a tutti quei nuclei familiari con l’abitazione principale inagibile. Un altro contributo nel limite massimo di 25mila euro a ciascun proprietario di un immobile danneggiato, se prima casa, da utilizzare per il ripristino in tempi rapidi della sua funzionalità.
Sono le notizie per la popolazione dei comuni del Mugello colpiti dal sisma del 9 dicembre scorso che ha comunicato oggi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nominato commissario per la ricostruzione dall’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile nazionale. Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale che ha destinato ai comuni mugellani 4 milioni di euro, Rossi ha fatto il punto sulle azioni compiute e quelle da intraprendere nei territori colpiti a un mese dal sisma.
Con Rossi, i sindaci di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti, di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, gli assessori Federica Fratoni, Vittorio Bugli e Stefano Ciuoffo. In qualità di commissario Rossi ha tempo 40 giorni per elaborare un piano di interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dal sisma oltre ad interventi urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità. Al tempo stesso il piano dovrà contenere le azioni di ripristino, anche con procedure di somma urgenza, della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, l’attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, e tutte le misure necessarie a garantire la continuità amministrativa nei comuni e nei territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea.
Il commissario Rossi, avvalendosi della collaborazione deisindaci, assegna un contributo al proprietario dell’immobile nel limite massimo di euro 25.000 euro per unità immobiliare, da utilizzare per il ripristino in tempi rapidi della funzionalità degli immobili, mediante la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria volti a ristabilire le condizioni ante evento degli immobili danneggiati e, ove necessario, a rinnovare e sostituire, o eventualmente rinforzare, le parti strutturali danneggiat e attraversointerventi di riparazione. Infine, il presidente Rossi, in qualità di commissario delegato, ha 60giorni di tempo per censire i danni alle famiglie e alle attività produttive che hanno spese di ripristino superiori ai 25mila euro
