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Appalti: Corte Ue boccia esclusione automatica imprese da gare

ROMA – La normativa italiana sui contratti pubblici è contraria al diritto dell’Unione quando prevede l’esclusione automatica di un’impresa offerente da una gara se viene registrata una violazione a carico di uno sei suoi subappaltatori, senza dare la possibilità all’impresa stessa di difendersi e provare comunque la propria affidabilità. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue in una sentenza che riguarda un ricorso presentato da Tim spa dopo essere stata esclusa da una gara del 2016 bandita dalla Consip.

La gara al centro della procedura giudiziaria riguarda l’affidamento della fornitura del Sistema Wdm per l’interconnessione del Centro di elaborazione dei dati (Ced) dei dipartimenti della Ragioneria generale dello Stato, del Tesoro e degli Affari generali. Nel corso della procedura di selezione, uno dei tre subappaltatori eventuali indicati da Tim è risultato non in regola con le norme sull’accesso al lavoro dei disabili. Consip ha quindi disposto l’esclusione dalla procedura di Tim, in applicazione del codice dei contratti pubblici. Tim ha fatto ricorso davanti al Tar del Lazio chiedendo l’annullamento del provvedimento di esclusione giudicandolo ingiusto e sproporzionato, nonché contrario alla direttiva 2014/24 sugli appalti pubblici.

Il Tar ha deciso di rivolgersi ai giudici del Lussemburgo chiedendo un’interpretazione della direttiva europea. Con la sua sentenza odierna, la Corte osserva che il diritto dell’Unione non impedisce che una normativa nazionale, come quella italiana, possa prevedere l’esclusione o addirittura l’obbligo di escludere l’impresa offerente qualora a carico di uno dei subappaltatori menzionati nell’offerta venga constatato un motivo per farlo. Tuttavia, i giudici sottolineano che, alla luce del principio di proporzionalità, è illegittimo qualsiasi automatismo in questo processo, senza dare all’impresa la possibilità di dimostrare la propria affidabilità malgrado la constatazione di una violazione.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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