Borrelli, bilancio coronavirus: 1577 persone positive, 34 decedute, 83 guariti. 639 ricoverati con sintomi, 140 in terapia intensiva

ROMA – Sono 1.577 le persone che ad oggi risultano positive al Coronavirus. A queste si aggiungono 34 persone decedute – dunque cinque nell’ultimo giorno – e 83 guariti in tutta Italia. Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sono stati dunque 1.694 i contagiati. E’ il bilancio fornito dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Nella foto si nota Conte che risfoderato la tradizionale giacca e cravatta, al posto del pullover, forse per non essere accusato di alimentare la psicosi.
Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sono stati dunque 1.694 i contagiati: «Un dato positivo è l’incremento dei guariti di 33 unità. I tamponi sono oltre 20mila, esattamente 21.127, ha aggiunto Borrelli. Sono 639 i ricoverati con sintomi per il coronavirus e 140 quelli in terapia intensiva (di cui 106 in Lombardia), circa il 9% sul totale delle persone positive al virus. Un dato importante è relativo alle strutture di pre-triage, fuori dagli ospedali, che sono 283», ha spiegato Borrelli, parlando alla Protezione civile.
Solo in Lombardia «Siamo arrivati a 984 casi positivi, di cui 406 ricoverati non in terapia intensiva, 106 in terapia intensiva. Abbiamo in isolamento domiciliare, cioè positivi asintomatici, 375 persone. I dimessi sono 73, il numero dei deceduti è salito a 24»,secondo quando reso noto in conferenza stampa dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.
Sono inefficaci tutte le ordinanze dei sindaci i materia di Coronavirus in contrasto con le misure prese dal governo. Lo prevede una norma nell’ultima bozza del decreto legge approvato venerdì. Per fermare iniziative fuori asse (soprattutto quelle dei sindaci di destra), si prevede che dopo l’adozione delle misure statali di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 non possono essere adottate e sono inefficaci – recita la norma – le ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali. Se una norma simile l’avesse approvata un governo di centrodestra si sarebbe gridato subito al sopruso nei confronti delle autonomie, ma col governo delle quattro sinistre tutto va ben Madama la Marchesa, anche la magistratura non mette becco.
