Coronavirus: direttiva del viminale ai prefetti, arresto per chi viola i divieti del Dpcm

ROMA – Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha adottato la direttiva ai Prefetti per l’attuazione dei controlli nelle aree a contenimento rafforzato. La direttiva prevede:
1) La convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezzapubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento.
2) Indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori a contenimento rafforzato:
a) gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessita’ o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potra’ essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, e’ previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.
b) I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilita’avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilita’principale, la polizia stradale procedera’ ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilita’ ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.
c) Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curera’, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorita’ sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi”termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.
d) Negli aeroporti delle aree dei territori a contenimento rafforzato, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione.Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.
e) Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.
f) Analoghi controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la citta’ ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.
3) La veridicita’ dell’autodichiarazione potra’ essere verificata anche con successivi controlli.
4) La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti e’quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorita’: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi piu’ grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica)
5) Viene richiamata l’attribuzione del prefetto al monitoraggio dell’attuazione delle misure previste in capo alle varie amministrazioni.
Le forze dell’ordine spiegheranno ai cittadini le conseguenze delle violazioni dei divieti previsti dal Dpcm del governo per il contenimento del Coronavirus. «Stante il richiamato senso di responsabilità dei singoli cittadini, si osserva che il mancato rispetto degli obblighi di cui al citato provvedimento,è assistito dalla sanzione prevista dall’articolo 650 del codice penale, per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, qualora naturalmente il fatto non concretizzi più grave reato», si legge nelladirettiva che il Viminale ha inviato ai prefetti. «A questo proposito, al fine di fornire al pubblico un’informazione non solo corretta ma quanto più esaustiva possibile il personale operante provvederà anche a rendere edotti gli interessati, sul fatto che le più gravi conseguenze anche sul piano penale di un comportamento, anche solo colposo, non conforme alle previsioni del Dpcm, possono portare a configurare ipotesi di reato come quelle previste dall’articolo 452 del codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica).
