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Coronavirus: impianti da sci chiusi in tutt’italia dal 10 marzo. Il ministro Boccia contro l’Abetone

Abetone: la neve di primavera

ROMA – Polemica aperta contro l’Abetone da parte del ministro degli affari regionali, Francesco Boccia. Ce l’ha con la stazione sciistica toscana, culla di campioni come Zeno Colò e Celina Seghi, che ha la colpa di essersi fatta pubblicità («neve fresca, piste coperte, impianti aperti») nel momento in cui la confinante provincia di Modena veniva chiusa per coronavirus e le celebrate stazioni sciistiche lombarde venivano copite dallo stesso provvedimento.

«Abbiamo deciso di chiudere tutti gli impianti sciistici del Paese da domani mattina con un’ordinanza di Protezione civile. Dobbiamo prendere atto che il buon senso che spesso abbiamo chiesto non solo non c’é stato ma c’è stata anche una operazione di marketing vergognosa. Ci riferiamo alla sollecitazione ad alcuni studenti liberi da impegni scolastici ad andare in montagna». Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia sottolineando che «operazioni pubblicitarie e di marketing come quella fatta sull’Abetone è un esempio di quello che non va fatto». Boccia sbaglia? Probabilmente sì. L’Abetone, essendo in Toscana, ossia in una regione non inserita nelle zone rosse, dove gli impianti di risalita funzionano nel rispetto dellalegge, non ha fatto nient’altro che promuovere se stessa senza infrangere nessuna legge. Se i modenesi sono usciti dai loro confini per andare a sciare all’Abetone, come ha denunciato anche il prsidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la responsabilità non è certo degli operosi eredi del grande Zeno Colò e della Celina che proprio il 6 marzo ha compiuto cent’anni, rinunciando a festeggiamenti che le sarebbero stati dovuti per via dell’emergenza coronavirus. Forse, ministro Boccia, è il momento di pensare a cose più serie, invece di perdersi in polemiche spicciole che sembrano sterili ragionamenti di campanile.

Deto questo, va aggiunto che Boccia ha parlato in conferenza stampa alla Protezione civile. Boccia ha precisato che oltre alle regole si sta lavorando anche con le regioni per “prescrizioni e disciplina” omogenee su tutto il territorio nazionale, operazione che verrà fatta anche attraverso il confronto politico. La riunione che si è tenuta oggi in videoconferenza alla Protezione Civile con gli enti locali sarà una riunione quotidiana per avere un coordinamento automatico con tutte le Regioni, il Presidente dell’Anci, il Presidente dell’Upi, riunito in seduta permanente ogni giorno alle ore 15 attraverso una videoconferenza presso la Protezione Civile con tutti i ministri competenti.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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