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Bozza di decreto antiCoronavirus, 113 articoli. Nuovo debito fino a 25 miliardi

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA – Sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche aiuti specifici per il turismo e spinta alla produzione italiana di mascherine. E’ di 113 articoli la nuova bozza del decreto anti-Coronavirus che l’ANSA ha potuto visionare. Il testo, sottolineano fonti di governo, è ancora soggetto a revisione e dunque suscettibile di modifiche: sarà vagliato anche dai tecnici nel pre-consiglio iniziato alle 16, prima di arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri in serata. La bozza che proponiamo è ovviamente suscettibile di modifiche.

Contro l’emergenza coronavirus, il governo potrà emettere nuovo debito fino a un massimo di 25 miliardi. E’ quanto si legge nella bozza di decreto all’esame del pre-consiglio dei ministri.  «Al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria all’attuazione degli interventi di cui al presente decreto – si legge nelle disposizioni finanziarie – è autorizzata l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l’anno 2020». Lo stesso articolo fa comunque riferimento anche ad altri fondi di copertura senza al momento indicare però gli importi.

AMMORTIZZATORI SOCIALI – Arrivano quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, concessi per tutti per 9 settimane, per far fronte al Coronavirus: come annunciato in questi giorni nella bozza del decreto anti-Coronavirus, ancora suscettibile di modifiche, si prevedono circa 1,3 miliardi per la Cig ordinaria e per trasformare in ordinaria la Cigs (338 milioni). Altri 3,3 miliardi serviranno per l’estensione della cassa in deroga ai settori attualmente non coperti, compresi agricoltura e pesca. Resta escluso il lavoro domestico.

CONGEDI GENITORI – Arrivano i congedi per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni costretti a casa dalla chiusura delle scuole. I congedi ‘speciali’ saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti. L’indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni.

PREMIO LAVORATORI – Un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro.  Il premio spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l’anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.

AUTONOMI – Agli automi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro. L’indennità è prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e anche per i lavoratori dello spettacolo.

PREFETTO REQUISIZIONE – Il prefetto può requisire strutture alberghiere, ovvero altri immobili idonei, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare. E’ una misura confermata nell’ultima bozza di decreto. Il capo della Protezione civile può inoltre requisire in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, “presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché beni mobili di qualsiasi genere”, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Sono previsti indennizzi.

INVITALIA – Arrivano fondi per 50 milioni a Invitalia da distribuire alle imprese per l’acquisto di guanti e mascherine. Le risorse saranno trasferite dall’Inail a Invitalia entro il 30 aprile. Previsto anche un credito d’imposta del 50% per le spese sostenute da chi ha attività d’impresa per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino a massimo 20mila euro.

MUTUI – stop mutui casa (anche per lavoratori autonomi). Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l’Isee. Si ampliano quindi le maglie del Fondo Gasparrini, attualmente riservato alle famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro, morte o non autosufficienza anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti che presentano autocertificazione di un calo di oltre un terzo del fatturato per l’emergenza. Previsto un fondo a garanzia di 500 milioni.

FISCO – Stop fisco fino al 31 maggio per i più colpiti. Le imprese più colpite dal coronavirus (dello sport, comprese le palestre, dell’arte e della cultura come teatri e cinema, del trasporto, ristorazione, educazione e assistenza) potranno avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per la prossima scadenza di marzo. Alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi saranno effettuati, senza sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020

NEGOZI – credito imposta del 60% degli affitti dei negozi. Nel decreto anche un credito d’imposta del 60% degli affitti di marzo di negozi e botteghe. Lo sconto fiscale non si applicherebbe alle attività che sono state identificate come essenziali, tra cui farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari di prima necessità e che sono rimaste aperte.

RACCOMANDATE – nel decreto, anche un riferimento per il lavoro del postino. Le raccomandate saranno lasciate direttamente nella buca delle lettere una volta verificata la presenza in casa del destinatario

MASCHERINE – E’ consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme. E’ quanto prevede la bozza del decreto, ancora suscettibile di modifiche. Le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga devono inviare all’Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine,rispettando tutti i requisiti di sicurezza. L’Iss in 2 giorni si pronuncia circa la rispondenza delle mascherine alle norme vigenti. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono.

REDDITO DI ULTIMA ISTANZA – Arriva un “fondo per il reddito di ultima istanza” per i lavoratori danneggiati dal Coronavirus.La misura prevede una forma di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10mila euro. Per sostenerli viene istituito un fondo da 200 milioni per l’erogazione di una indennità nel 2020. Sarà il ministero del Lavoro a definire i criteri.

Il decreto anti-coronavirus destina 1,15 miliardi al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard e 1,5 miliardi al Fondo per le emergenze nazionali istituito presso la Protezione civile. E’ quanto prevede la prima parte della bozza di provvedimento, dedicata a far fronte all’emergenza sanitaria.

Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è necessario per proteggere e sostenere il Paese. L’Italia è più forte del Covid-19. Sono le ore decisive per il decreto a tutela della sanità, delle famiglie, del lavoro e delle imprese. Nessuno sarà lasciato solo. Uniti ce la faremo. Lo afferma il ministro dell’economia Roberto Gualtieri su twitter.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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