Firenze coronavirus: solite code, molte auto in circolazione, messaggi di ringraziamento e d’ironia
FIRENZE – Dopo il severo appello di Nardella, giustamente inquieto per la massiccia presenza di cittadini alle Cascine (ma se nel decalogo governativo si diceva che nei parchi si può andare senza causare assembramenti, spetta anche a chi controlla evitarlo) in città stamattina la situazione, nella zona Masaccio – Cure è la seguente:
SUPERMERCATO – lunga, consueta coda per approvigionarsi al Supermercato di via Masaccio, poca gente nei negozi alimentari, auto in transito nella stessa via (nonostante gli inviti a non circolare), addirittura una mezza coda al semaforo. Le grida di Lamorgese – Conte e gli appelli di Nardella, in parte inascoltati, sono seguiti dai cittadini pazienti in coda. Che soffrirebbero meno se si distribuissero su altri negozi.
Munito sempre di mascherina e autodichiarazione mi avvio per fare la spesa quotidiana al negozio di via degli Artisti, dove ho scoperto che le code quasi non ci sono. Per strada incrocio più macchine rispetto ai giorni scorsi, molti proprietari di cani che portano il loro amico a fare il bisognino in Piazza Savonarola. A tal proposito circola sul web una divertente ironica vignetta, di un cane munito di autodichiarazione lamorgesiana e pertinente giustificazione, che riproduciamo sopra.
CARREFOUR EXPRESS – Percorrendo la strada incrocio un 17 diretto alla Stazione, stavolta ci sono almeno 15 persone. Arrivato in via degli Artisti davanti al negozio Carrefour Express vedo la solita sentinella, stavolta munita di elegante mascherina.
Questi strumenti essenziali mancano a tutti, ma i migranti, grazie probabilmente alle associazioni caritatevoli, risecono a procurarsele in poco tempo. Complimenti.
Fatta la spesa rientro a casa e vedo, appeso alla finestra, un messaggio di ringraziamento a chi opera per il bene comune. In attesa della solita sceneggiata sui balconi delle ore 12, 18 e adesso, sembra, anche delle 21. Sta arrivando l’ora legale, la vita va avanti, nonostante tutto.