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Caso Cucchi: procura Roma impugna condanna carabinieri, non vanno riconosciute attenuanti

Ilaria Cucchi e l’avvocato Fabio Anselmo escono dal tribunale, Roma, 16 dicembre 2019. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA – La procura di Roma ha impugnato la sentenza di condanna della Corte d’Assise di Roma. Non vanno riconosciute attenuanti a Raffaele D’Alessandro, Alessio Di Bennardo e, soprattutto, a Roberto Mandolini. La sentenza della Corte d’Assise di Roma ha condannato i carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro a 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale ed a 3 anni e otto mesi il maresciallo Roberto Mandolini per aver contribuito a manomettere le relazioni di servizio per proteggere i suoi sottoposti.
La sentenza della Corte d’Assise di Roma è arrivata nel novembre 2019, dopo dieci anni da quell’ottobre 2009, quando il 33enne fu arrestato a Roma per droga e fu restituito senza vita ai suoi familiari una settimana dopo.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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