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Mattarella ricorda il professor Ezio Tarantelli, ucciso dalle Br

ROMA – Il coronavirus non ci deve far dimenticare le vittime del terrorismo rosso negli anni di piombo e anche dopo, quelle vittme che la sinistra cerca di far dimenticare, mentre per lungo tempo ha vezzeggiato coloro che hanno insanguinato il paese, nel nome di un’ideologia di sinistra.

«Trentacinque anni or sono la ferocia assassina delle brigate rosse strappava il professor Ezio Tarantelli all’affetto della famiglia, al dialogo con i suoi studenti, all’impegno sociale nel quale riversava studio, passione e ideali. Tarantelli era uomo mite e un intellettuale di grandi qualità, aperto al dialogo e proteso a uno sviluppo del mondo del lavoro, in cui le forze sindacali fossero partecipi delle grandi scelte strategiche del Paese. I terroristi lo hanno ucciso proprio perché operava nei luoghi del confronto sociale e perché il suo spirito riformatore era costantemente orientato a rafforzare la coesione, tutelando nell’innovazione le fasce più deboli. In questa ricorrenza, desidero esprimere la mia vicinanza e solidarietà alla signora Carol Beebe Tarantelli, al figlio Luca, alla Cisl con cui ha condiviso l’impegno, a tutti coloro che hanno continuato a procedere sul suo percorso di studi e di riflessioni». Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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