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Coronavirus: Rem (Reddito di emergenza) a 10 milioni di italiani, questa la misura del Governo

ROMA – Quanto anticipato da Conte e Gualtieri in conferenza stampa circa le misure per far fronte all’emergenza lavorativa e sociale causata dal Coronavirus dovrebbe sostanziarsi in un nuovo interventi denominato REM, reddito di emergenza.
Si tratta di una misura completamente nuova, uno strumento che il governo metterà a dispozione di un’ampia platea di aventi diritto.
I potenziali destinatari sarebbero non soltanto le partite iva, per le quali verrà esteso quel bonus di 600 euro una tantum che il governo aveva previsto in questa fase di blocco totale delle attività non indispensabili. Ma anche tutti coloro che hanno finito i sussidi di disoccupazione, quelli che hanno lavorato in nero, tutti i lavoratori stagionali, sia quelli che non hanno potuto esercitare la loro professione in questo periodo difficile (colf e badanti, ma anche baby sitter), sia quelli che potranno incontrare delle difficoltà nei mesi estivi (si pensi ai bagnini, agli operatori del turismo, agli stagionali nella ristorazione, alle guide turistiche e così via).

Si tratta di una platea davvero imponente, con una stima che potrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di italiani in queste condizioni. Per soddisfare tutti questi requisiti occorrerà stanziare una cifra importante. Il governo starebbe pensando sostanzialmente di mettere a bilancio 6 miliardi per garantire questa distribuzione di denaro e per estendere fino alla fine dello stato d’emergenza (ovvero, la famosa data del 31 luglio 2020) anche la cassa integrazione in deroga, per agevolare quelle aziende e quei lavoratori che si sono visti ridurre il lavoro in questo periodo difficile.
La platea di possibili aventi diritto che più stupisce è senz’altro quella dei lavoratori del sommerso, quelli assunti in nero e che non contribuiscono al pagamento delle tasse e all’ecosistema fiscale. Dopo gli ex brigatisti, delinquenti ecc che hanno ottenuto il reddito di cittadinanza si estendono benefici a molte categorie che campano con mezzi di fortuna. Tuttavia, il rischio sempre più alto che ci possa essere una emergenza sociale sia durante, sia dopo la crisi, ha spinto il governo a intervenire, per evitare interventi della criminalità organizzata, che approfitta dell’emergenza.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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