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Coronavirus, Renzi: «Un piano per riaprire le aziende. Governo non sia sempre impreparato»

ROMA – Matteo Renzi chiede al governo un piano per programmare la riapertura di aziende e imprese. Così, senza un piano, si rischia di fare lo stesso errore d’impreparazione manifestato per l’emergenza sanitaria. Intervistato dal Corriere della Sera, Renzi ha detto: «Le critiche alla mia proposta di riapertura? Ho visto tanta ipocrisia. Io non ho chiesto di riaprire oggi, ma ad aprile. Ho chiesto però di pensare adesso a come riaprire. Perché se non ci pensiamo oggi arriviamo in ritardo all’appuntamento con l’emergenza economica almeno come siamo arrivati in ritardo sull’emergenza sanitaria».

E ancora: «Il vaccino arriverà nel 2021 o nel 2022. C’è qualcuno che pensa che gli italiani possano restare a casa fino al 2021? Io no. Dobbiamo fare un piano per l’uscita. E per farlo – afferma Renzi – bisogna moltiplicare i test: i tecnici ci dicono che è possibile che ci siano 5-10 milioni di italiani che hanno già contratto il Covid-19 senza sintomi. Se hanno sviluppato gli anticorpi, perché tenerli in casa? E anche chi non ha preso il virus può tornare a lavorare se la sua azienda rispetta le regole di sicurezza. Anche perché stare a casa mesi ha un costo enorme sociale ed economico. Chi paga?».

Per Renzi «va benissimo la battaglia sugli eurobond, ma non basta. L’Europa ha già fatto i primi passi, sospendendo il patto di Stabilità e modificando la normativa sugli aiuti di Stato. E dobbiamo sapere che comunque pagheremo noi, aumentando il debito. O meglio: pagheranno i nostri figli. Quindi spendiamoli bene. C’è una cultura politica – evidenzia – che immagina si possa affrontare questa emergenza estendendo il reddito di cittadinanza. È una visione assistenzialista miope. Dobbiamo dare una mano a chi non ce la fa, ma la misura sociale più giusta e più urgente è quella di riaprire le aziende per non licenziare i lavoratori».

Sulla gestione dell’emergenza, Renzi afferma: «L’Italia è il Paese con più morti al mondo, qualcosa non ha funzionato. Ho proposto di fare, quando tutto sarà finito, una commissione di inchiesta per verificare le responsabilità».


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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