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Coronavirus Ue: Sure, Cassa integrazione europea, l’annuncia la Presidente Von der Leyen

Von Der Leyen Nuova Commissione
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea

BRUXELLES – Noi europei stiamo vivendo lapiu’ grande tragedia dai tempi delle guerre mondiali, ci piange ilcuore per la morte di migliaia di persone uccise dal coronavirus.I paesi piu’ colpiti sono Italia e Spagna e l’Europa piange con loro. Comincia cosi’ il videomessaggio della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen pubblicato nel giorno dell’annuncio dell’iniziativa europea per la cassa integrazione,il Sure, concepito per aiutare i Paesi piu’ colpiti dalla crisi.

La nostra vita – prosegue – e’ cambiata drasticamente. Milioni di persone non possono andare al lavoro, ma devono comunque fare laspesa e pagare le bollette. Le aziende continuano a pagare gli stipendi ai dipendenti, anche se al momento non stanno guadagnando. Ora l’Europa interviene in loro aiuto, con una nuova iniziativa. Si chiama Sure. Per esempio, le regioni di Milano e Madrid sono una colonna portante dell’economia europea. Migliaia di aziende forti e in salute stanno faticando a causa dell’attuale crisi. Hanno bisogno del nostro aiuto per superare l’emergenza. Per questo – sottolinea la presidente della Commissione – abbiamo sviluppato l’idea di una cassa integrazione europea.

Vogliamo aiutare l’Italia, la Spagna e tutti gli altri paesi colpiti duramente, e lo faremo grazie alla solidarieta’ degli altri stati dell’Unione.

Ma come funziona Sure? «Abbiamo imparato la lezione della crisi finanziaria del 2008. Nei paesi con sistemi di supporto all’impiego – spiega Ursula von de Leyen – milioni di persone hanno conservato il lavoro e le aziende sono sopravvissute alla crisi preservando i loro dipendenti. E’ questa la logica di Sure: un sussidio pubblico per ridurre gli orari di lavoro. E’ un sistema che ha smorzato gli effetti della recessione, salvato posti di lavoro, e consentito alle aziende di tornare sul mercato con nuova forza. L’idea – precisa – e’ semplice. Se non ci sono ordinativi e le aziende non hanno lavoro per colpa di uno shock esterno come il coronavirus, possono evitare di licenziare i loro dipendenti. Nessuno perde il posto anche se c’e’ meno lavoro. Nel tempo libero i dipendenti possono seguire corsi di formazione che beneficiano sia l’azienda sia i lavoratori stessi. In questo modo si riducono gli effetti della crisi sulle tasche dei lavoratori. Possono continuare a pagare l’affitto e a comprare cio’ di cui hanno bisogno, con un impatto positivo per tutta l’economia. Grazie a Sure – precisa – piu’ persone manterranno il loro posto di lavoro durante la crisi del coronavirus, e potranno tornare a lavorare a pieno ritmo non appena la quarantena sara’ finita,quando la domanda tornera’ a crescere e gli ordinativi ripartiranno. Questo – osserva – e’ fondamentale per riavviare il motore economico europeo senza perdere tempo. La Commissione Europea propone un nuovo strumento di supporto all’impiego. Aiutera’ i paesi piu’ colpiti duramente, e sara’ garantito da tutti i Paesi dell’Unione. Questa – conclude Von der Leyen – e’solidarieta’ europea in azione, per l’Italia, la Spagna e per altri Paesi. Per il futuro dell’Europa».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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