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Finanziamenti coronavirus: Abi teme assalto alle banche per averli al più presto. Viminale garantisce la sicurezza

DANIEL DAL ZENNARO/ANSA

ROMA – «Le banche non danno soldi in contanti, fanno bonifici sui conti correnti e quindi in maniera tracciata, anchecome lotta al riciclaggio del denaro». Il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli lo afferma in un’intervista a TgCom24 a ”Dentro i fatti”, spiega che il decreto liquidità non prevede soldi in contanti per le imprese e quindi si augura che non ci sia l’assalto domani alla banche per avere finanziamenti statali. «Le banche sono aperte, con molti che lavorano da remoto, fanno tutto quello che fanno tutto l’anno e in più si sono sobbarcate fin dai primi di marzo alcune iniziative volontarie, tipo le moratorie concordate con le associazioni – continua Patuelli- poi applichiamo le moratorie sui mutui prima casa’»

Intervengono anche i sindacati: «Da domani, quando saranno riaperti glisportelli bancari, non tollereremo alcuna prevaricazione ne’offese ne’ atti di violenza contro le lavoratrici e i lavoratori bancari nel caso in cui le banche fossero in ritardo nell’erogare credito». Lo ha detto ai microfoni del Tg4, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in relazione ai prestiti garantiti dallo Stato col decreto legge liquidità che dovrebbero essere erogati, a partire da domani, dalle banche. «Fino a 25.000 euro c’e’ la garanzia totale dello Stato: e’ molto semplice e in poche ore le somme potrebbero essere accreditate sul conto. Se cio’ non dovesse avvenire, i clienti non devono prendersela con chi lavora in banca, ma con chi gestisce la banca», ha aggiunto Sileoni

Massima attenzione da parte del Viminale sul rischio che lunedi’ prossimo si possano verificare tensioni, cosi’come segnalato da alcuni sindacati bancari, in concomitanza con la possibilita’ di avviare le procedure in banca per richiedere i finanziamenti previsti dal Governo per imprenditori e professionisti in difficolta’ economica a causa dell’emergenza coronavirus. Lunedi’, infatti, partiranno le procedure per erogare i finanziamenti ed i sindacati dei bancari, in una lettera al ministro Luciana Lamorgese, hanno paventato il rischio che eventuali tensioni tra i clienti possano sfociare in fenomeni di violenza. Un rischio solo potenziale ma presente a Prefetti e Questori che, secondo quanto si apprende, sono stati allertati eavrebbero predisposto l’opportuno dispositivo di sicurezza.

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