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Olocausto e ciclismo: Gino Bartali ricordato da Mattarella e Betori

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Gino Bartali al Tour del 1952

ROMA – Se ne andò 20 anni fa, iul 5 maggio del 2000, Gino Bartali, campione di ciclismo e Giusto fra Le Nazioni in Israele. Nell’anniversario della scomparsa, lo hanno ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il cardinale Betori, arcivescovo di Firenze.

«Il nome di Gino Bartali, campione e leggenda del ciclismo italiano, è iscritto a grandi caratteri nella storia dello sport nazionale e rappresenta uno dei simboli dell’Italia del dopoguerra” ma “sarà ricordato anche come Giusto tra le Nazioni per il coraggioso e silenzioso impegno nella rete di salvataggio, costruita dall’Arcivescovo e dal Rabbino di Firenze, che consentì a centinaia di cittadini di religione ebraica di sottrarsi alla persecuzione e alla deportazione». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il messaggio, che ricorda Gino Bartali, sottolineando che «la discrezione con cui negli anni ha custodito un’impresa di così grande valore umano rende ancora più onore alla sua memoria». E a Firenze, oggi, ci sono state iniziative per ricordarlo. Una cerimonia, con benedizione della tomba, si è svolta al cimitero di Ponte a Ema, con gli assessori Cosimo Guccione e Alessandro Martini, mentre il cardinale Giuseppe Betori lo ha ricordato nella messa in arcivescovado.



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