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Coronavirus: Serbia, Bulgaria, Grecia e Romania riaprono le frontiere dal 1 giugno

EPA/ANDREJ CUKIC

BELGRADO – Per facilitare il sistema dei trasporti con il movimento di persone e beni e per contribuire alla ripresa dell’economia e del turismo nella regione balcanica, i leader di Serbia, Bulgaria, Grecia e Romania – in un vertice quadrilaterale in videoconferenza – hanno deciso di aprire le rispettive frontiere a partire dal prossimo primo giugno, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza contro il contagio da coronavirus. Il presidente serbo Aleksandar Vucic e i premier bulgaro Boyko Borissov, greco Kiryakos Mitsotakis e romeno Ludovic Orban hanno concordato sull’opportunità di un graduale allentamento delle restrizioni imposte per la pandemia di Covid-19, alla luce del miglioramento generale della situazione epidemiologica. La riapertura delle frontiere, è stato sottolineato, contribuirà a una ripresa graduale delle economie nazionali, favorendo il ritorno a una piena collaborazione su scala regionale. Il premier greco Mitsotakis, d’accordo per la riapertura dei confini il primo giugno per i viaggi d’affari, i lavoratori stagionali e i componenti familiari residenti in altri Paesi, ha detto che l’apertura delle frontiere per i viaggi turistici avverrà per il suo Paese a partire dal 15 giugno. Nell’incontro, al quale hanno partecipato anche diversi ministri dei quattro governi, si è parlato della lotta comune contro il coronavirus, delle misure necessarie a ripristinare la collaborazione regionale, dei progetti regionali nel capo dei trasporti, infrastrutture e energia, ed è stato ribadito al tempo stesso l’appoggio di Grecia, Romania e Bulgaria alla prospettiva di integrazione europea della Serbia, unico dei quattro Paesi a non far parte dell’Ue. Borissov ha invitato i leader di Serbia, Romania e Grecia a un nuovo incontro a quattro, di persona, il primo giugno prossimo a Varna, sul Mar Nero.

La collaborazione fra Ue e Balcani occidentali e il sostegno alla regione nel superamento della crisi scatenata dalla pandemia sono stati al centro sempre oggi di altri due incontri ministeriali in videoconferenza – uno tra i ministri delle finanze della Ue e dei Balcani occidentali e l’altro che ha coinvolto i ministri degli esteri dei Balcani occidentali e i loro colleghi di Paesi Ue vicini alla regione balcanica – Grecia, Bulgaria, Romania, Croazia, Slovenia. Incontro quest’ultimo tenutosi su iniziativa di Grecia e Macedonia del Nord.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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