
Nardella: piano per Firenze con il restauro del Franchi (dopo il flop Mercafir)

FIRENZE – Il sindaco Dario Nardella lancia il grande piano per Firenze, pensa all’accordo con Bologna per ottenere le Olimpiadi, ma si rende anche conto che il bando per l’area Mercafir, sul quale aveva scommesso molto, è diventato un incartamento inutile dopo il no di Commisso. Che non poteva sottostare a condizioni capestro. E allora, nel giorno in cui rilancia Firenze attraverso un piano di buone intenzioni, Nardella cerca un salvataggio in angolo: assecondando Commisso, disponibile a un grande restyling del Franchi. Un progetto che sarebbe capace di evitare la costruzione di un nuovo stadio a Campi o chissadove. Perchè se il presidente della Fiorentina, dopo snervanti tira e molla, decidesse di far nascere un bell’impianto a Campi Bisenzio o chissà dove, il Campo di Marte si ritroverebbe con il vecchio Franchi vuoto, inutilizzato, ingombrante.
«Il bando per l’area Mercafir è ancora pubblicato e, al netto di questo, per noi rimane sempre un obiettivo lavorare sul Franchi». Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, ai microfoni di Controradio. Aggiungendo: «Credo che l’iniziativa parlamentare di una norma che riguardi non solo Firenze ma tutte le città italiane che hanno stadi sottoposti a vincoli, sia opportuna, anzi necessaria e che io sto sostenendo, anche attraverso proposte – ha aggiunto Nardella -, perchè è inutile parlare di stadi nuovi se non riusciamo neanche a rimettere a posto quelli vecchi che potrebbero essere ammodernati in modo funzionale per i tifosi, ma anche per le esigenze delle societa’ e delle squadre».
Il problema? Il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, ha detto qualche giorno fa di non sapere nulla in merito al progeto ventilato da Rosa Maria Di Giorgi sulla possibilità d’intervenire senza problemi su stadi sottoposti a vincolo, come’è appunto il Franchi, perla dell’architetto Pier Luigi Nervi. Occorre che Palazzo Vecchio faccia da apripista: Nardella chiami Franceschini e trovi un accordo in questo senso con il beneplacito del governo. Altrimenti, con il bando per l’area Mercafir finito nel nulla, il rischio di vedere la Fiorentina traslocare a Campi Bisenzio diventa assai concreto. meno che non si voglia correre un altro pericolo più grande ancora: la fuga di Commisso da Firenze. Deluso e arrabbiato per una politica e una burocrazia inconcludenti, incorreggibili e ormai fuori dal tempo.
