Caos procure: anche i magistrati chiedono passo indietro dei pm

ROMA – «La politica riprenda lo spazio dato alle toghe». A sostenerlo, in un intervento pubblicato su ‘La Verità’, è il presidente di sezione a riposo della Corte di Cassazione, Pietro Dubolino sottolineando che il pubblico ministero deve tornare ad avere la funzione di organo che riceve le notizie di reato. Oggi invece, rileva, è quello preposto alla loro ricerca. La magistratura, sottolinea Dubolino, «o meglio, la sua ala marciante ha puramente e semplicemente occupato lo spazio che la classe politica ha via via lasciato libero, a cominciare da quando, frastornata e intimidita dalla marea montante delle indagini del pool ‘Mani pulite’,fece harakiri, riducendo quasi al nulla, di fatto, la sfera di operatività dell’immunità parlamentare mediante la riscrittura dell’art.68 della Costituzione. Una volta occupato il luogo della politica è naturale, quindi, che la magistratura abbia fatto propria anche la logica sulla base della quale si muove la politica, applicandola in modo tanto più disinvolto quanto maggiore sia stata la percezione della sostanziale acquiescenza prestata non solo da parte della classe politica ma anche, al di là di singole manifestazioni di sporadico dissenso, da parte di una larga fetta della stessa opinione pubblica. Per porre rimedio alla situazione, la politica, anche se al momento rappresentata da soggetti che, mediamente non appaiono di eccelsa qualità, dovrebbe trovare il coraggio e il modo di riappropriarsi degli spazi che fisiologicamente le sarebbero propri, estromettendone la magistratura». Concordiamo al 100% con le parole del Presidente Dubolino, basta con l’invadenza e lo strapotere della magistratura.
