Skip to main content

Turchia: Santa Sofia tornerà a essere moschea. Per volere di Erdogan

Santa Sofia a Istanbul, l’antica Costantinopoli (Foto ANSA)

ISTANBUL (TURCHIA) – Santa Sofia, l’antica cattedrale greco-cattolica eppoi ortodossa di Istanbul (Costantinopoli), divenuta moschea nel 1453, dopo la conquista della città da parte di Maometto II, era stata trasformata in Museo dal padre della Turchia moderna, Kemal Ataturk, nel 1934. Ma ora il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato la riapertura ufficiale di Santa Sofia come moschea, dopo la decisione del Consiglio di stato turco che ha annullato il suo status di museo.

«È stato deciso che Santa Sofia sarà posta sotto l’amministrazione della Diyanet», l’autorità statale per gli affari religiosi, che gestisce le moschee della Turchia, e sarà riaperta alla preghiera islamica, si legge nel decreto, firmato da Erdogan e diffuso sul suo profilo Twitter. La decisione è già stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Consiglio di Stato turco ha annullato il decreto del 24 novembre 1934 dell’allora presidente Mustafa Kemal Ataturk che trasformava Santa Sofia in un museo.  La decisione della 10/ma sezione del massimo tribunale amministrativo di Ankara è stata presa all’unanimità. I giudici hanno accolto il ricorso presentato nel 2016 da un piccolo gruppo islamista locale, l’Associazione per la protezione dei monumenti storici e dell’ambiente. Secondo le motivazioni rese note, l’edificio apparterrebbe a una fondazione religiosa che l’avrebbe ereditato dal sultano ottomano Maometto II, che nel 1453 conquistò Costantinopoli e convertì Santa Sofia da chiesa in moschea. Per i giudici, sarebbe quindi illegittimo destinare il complesso a un uso diverso da quello allora definito di luogo di culto islamico.



Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo