Nantes: volontario ruandese arrestato, ha confessato di aver appiccato l’incendio alla cattedrale

NANTES – I governi europei di sinistra accolgono migranti a volontà e condannano le opposizioni che vorrebbero frenare l’invasione. Fra i milioni di migranti arrivati in Europa, e fra coloro che, in Francia o in Belgio, sono immigrati di terza generazione, si sono annoverati terroristi, spacciatori, strupratori, e adesso si scopre che qualcuno ha appiccato incendi alle cattedrali cattoliche.
Il volontario ruandese, arrestato ieri sera per la seconda volta dalla polizia di Nantes, ha confessato ai magistrati di aver provocato l’incendio nella cattedrale la scorsa settimana. Lo riporta il giornale locale Presse Ocean, citando l’avvocato del 39enne rifugiato, Quentin Chabert, che conferma che l’uomo sta collaborando con gli inquirenti. Non è ancora chiaro però quale sia stato il suo movente. L’uomo era stato arrestato una prima volta subito dopo l’incendio, sabato scorso, ma poi rilasciato, con gli inquirenti che avevano dichiarato che nulla lo collegava ai tre inneschi che hanno fatto divampare le fiamme. L’uomo lavorava come volontario nella diocesi e la sera prima dell’incendio aveva il compito di chiudere la cattedrale. Un possibile segnale anche per le indagini dell’incendio di Notre Dame a parigi.
