Firenze, morte in scooter di Gabriele Masi: 4 indagati per il cantiere del lungarno Soderini

FIRENZE – Si era appena laureato, Gabriele Masi, 28enne di Sesto Fiorentino che lo stesso giorno, il 30 giugno scorso, morì per un incidente con la moto, andandosi a schiantare contro le transenne e le protezioni di un cantiere nel lungarno Soderini, all’angolo con piazza di Cestello, a Firenze. Per quell’incidente ci sono quattro indagati: sono l’amministratore e il responsabile sicurezza del cantiere di Costruzioni Spagnoli, l’ad e il responsabile della manutenzione stradale di Avr, holding romana messa sotto amministrazione giudiziaria dal tribunale di Reggio Calabria per presunte infiltrazioni di ‘ndrine del Reggino. Avr a Firenze ha
l’appalto triennale per la manutenzione delle strade.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini della polizia municipale, anche con l’ausilio delle immagini delle telecamere di sicurezza della zona, Masi, di ritorno da un ritrovo di amici per festeggiare la laurea che aveva appena ottenuto, non procedeva a un’andatura elevata e perse il controllo dello scooter su un avvallamento, andando a schiantarsi contro il cantiere. Secondo il pm Beatrice Giunti, a cui è affidata l’inchiesta, il cantiere «sporgeva troppo sulla carreggiata», aveva «bordi acuminati e un pezzo in cemento», inoltre «non era illuminato in modo adeguato (una luce non funzionava), e il cartello con la freccia puntata a destra a indicare di tenere più la destra, era coperto da un foglio.
