Decreto agosto: scappa fuori anche un bonus ristorante, circa il 20% del conto da pagare
ROMA – Le misure per incentivare la ripresa del turismo e non solo nel nostro paese stanno prendendo forma. Il dl agosto, in particolare – oltre alla proroga dello smart working, le nuove regole per la cassa integrazione e il rinvio delle scadenze fiscali – si fa strada anche l’ipotesi di un conto light in bar e ristoranti. Si parla di una cifra che potrebbe andare da un miliardo a due – ancora non ci sono certezze in questo senso – per incentivare i clienti a mangiare fuori con la promessa di avere un rimborso pari al 20%.
L’ipotesi è anche quella di rendere più alto il bonus per ristoranti, bar e locali che si trovano nei centri storici. L’obiettivo è quello di incentivare i consumi e al meccanismo stanno lavorando i viceministri Laura Castelli e Stefano Buffagni. Il bonus dovrebbe avere validità per le spese fatte dal mese di agosto o settembre 2020 al mese di dicembre 2020.
Il meccanismo di rimborso del bonus ristorante sarebbe (in teoria) semplice: si tratta di pagare il prezzo pieno per poi ricevere il ristoro direttamente sul conto o sulla carta o – in alternativa – registrandosi su un app apposita. In questo senso si sta valutando anche un eventuale rimborso per abbigliamento e elettrodomestici per incoraggiare ulteriormente le persone a spendere a a dare nuovo vigore all’economia del paese. Il dl agosto dovrebbe uscire e mettere in chiaro in quali campi verranno investiti i 25 miliardi stanziati.
Un meccanismo un po’ complicato che fa pensare alle regole fiscali, prima paga e poi ti si rimborsa. E’ vero che ogni promessa è debito, ma in questo caso dubitiamo che il rimborso avvenga in tempi celeri, conoscendo la burocrazia statale, combattuta a parole ma non coi fatti.
