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Elezioni Toscana: il vademecum della regione. Quasi 3 milioni gli elettori, meno del 2015

FIRENZE – Toscani chiamati alle urne per eleggere presidente e consiglieri regionali. Si votera’ domenica 20 settembre dalle 7 alle 23 ma anche lunedi’ 21 dalle 7 alle 15. Due giorni come nel 2010 e uno in piu’ dunque rispetto al 2015, per evitare assembramenti visto il perdurare dell’emergenza sanitaria Covid. Lo scrutinio si svolgera’ nel pomeriggio del lunedi’.

Lo spiega una nota della Regione Toscana. Nelle sezioni elettorali – 3.936 in tutta la Toscana, 71 in meno rispetto al 2015 – presidenti, segretari e scrutatori, che sono oltre 23.600, saranno comunque al lavoro fin da sabato, per autenticare le schede e attrezzare i seggi. Dove si vota per le comunali proseguiranno lo spoglio martedi’.

A votare occorrera’ presentarsi con un documento di identita’ e la tessera elettorale. Se smarrita, un duplicato puo’ essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali di ciascun comune saranno per questo aperti anche domenica. Sara’ naturalmente necessario presentarsi nella sezione elettorale protetti da una mascherina. Sono complessivamente 2milioni e 985 mila gli elettori chiamati al voto (626 in meno rispetto a cinque anni fa): 1 milione e 438.038 maschi e 1 milione e 547.077 donne.

Il dato e’ quello rilevato il 5 settembre, ultima revisione quindici giorni prima delle consultazioni elettorali. Ci sara’ una sola scheda, di colore arancione, ma due sono i voti: uno per il presidente, l’altro per una delle liste e dunque per la composizione della futura assemblea regionale. Due voti chepossono essere anche disgiunti, come gia’ si poteva fare dal 2010. Sulla scheda i simboli sono incolonnati sulla sinistra e, a fianco, e’ indicato il candidato presidente collegato, il cui nome, in caso di coalizione, si trova all’interno di un rettangolo ampio corrispondente alle liste che lo sostengono. Accanto ad ogni simbolo si trova sulla scheda l’elenco dei candidati consiglieri della circoscrizione con una casella a fianco da contrassegnare per indicare la preferenza. Di circoscrizioni ce ne sono tredici in tutta la Toscana: quattro per la citta’ metropolitana fiorentina e una per ciascuna altra provincia.

I nomi dei candidati consiglieri, come l’ordine delle liste, variano. Non era obbligatorio neppure presentarsi in tutte quante  le circoscrizioni: ad una lista per essere ammessa ne bastavano nove. Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andra’ a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. E’ possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto “voto disgiunto” per l’appunto). Lo si puo’ fare indicando anche uno o due aspiranti consiglieri. Si torna nel 2015, rimangono infatti le preferenze: ovvero la possibilita’ di votare per uno o due candidati consiglieri di una stessa lista anziche’ su elenchi bloccati. Tutti i nomi dei candidati sono riportati sulla scheda e bastera’ spuntare la casella accanto. Nel caso un elettore esprima due preferenze, una dovra’ riguardare un candidato uomo e l’altra una candidata donna (o viceversa), naturalmente tutti e due sempre della medesima lista. Nel caso di assenza di alternanza di genere la seconda preferenza in ordine di lista sara’ annullata.

Con oltre tre nomi indicati tutti i voti di preferenza saranno annullati. I consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e saranno sostituiti dai primi non eletti. La legge elettorale toscana permette anche di presentare un listino regionale composto da un massimo di tre candidati. Si tratta di un elenco ‘bloccato’ (non si possono esprimere preferenze), ma se la lista raccoglie un numero sufficiente di voti per entrare in Consiglio regionale quei candidati saranno i primi tra gli eletti. Per questa tornata elettorale ne hanno usufruito in due: ilPartito Comunista (due candidati) e la Lega (un candidato).

Si vota con la possibilita’ di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane. Ma a differenza della regola che riguarda le elezioni comunali, dove la soglia sotto cui si ricorre al ballottaggio e’ il 50 per cento piu’ uno dei votanti, nel caso delle regionali toscani l’eventualita’ si concretizzera’ solo se nessun candidato presidente raccogliera’ almeno il 40 per cento dei voti validi. La possibilita’ di un turno suppletivo e’ stata introdotta nel 2015 e, tra tutte le Regioni in Italia, solo la legge elettorale toscana la prevede.

Al ballottaggio si presentano i due candidati piu’ votati. Tra il primo e il secondo turno non sono ammessi ulteriori collegamentitra le liste: le coalizioni rimangono invariate. Cinque anni fa Enrico Rossi, presidente uscente alla guida di una coalizione Pd-riformisti che dopo due mandati non ha potuto ripresentarsi, raccolse al primo turno il 48,02 per cento dei voti contro il 20,02 per cento del candidato della Lega, Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale Claudio Borghi, giunto secondo.

I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito della Regione. Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spettera’ alla Corte di appello proclamare il nuovo presidente della Toscana: di solito nei dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell’occasione il neo presidente comunichera’ i componenti della nuova giunta, che nell’ultima legislatura ha contato otto assessori.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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