Concorso magistratura: errori grossolani e segni palesi riconoscimento in elaborati di molti concorrenti promossi
ROMA – «Errori grossolani di diritto, strafalcioni grammaticali, elaborati palesemente ‘fuori tema’, sintassi più che zoppicante, segni palesi di riconoscimento, pagine saltate, brocardi latini riportati in modo strampalato, schemini con freccette in luogo di ragionamenti giuridici: questo lo sconfortante panorama a cui ha assistito chi ha avuto la pazienza di estrarre copiae andarsi a rileggere i temi di taluni degli aspiranti magistrati che sono risultati promossi al concorso del giugno 2019».
Lo sottolinea il parlamentare di Azione, già viceministro della Giustizia, Enrico Costa. ”La questione è stata sottoposta al Ministro Bonafede nei giorni scorsi, con puntuale documentazione a supporto: ci aspettiamo che il Guardasigilli, cui compete ‘l’alta sorveglianza sugli esami’ batta un colpo e sollecitamente assuma i provvedimenti di sua competenza, affinché non aleggi neanche la minima ombra sulle modalità di correzione di compiti e sulle capacità e preparazione di chi sarà chiamato ad amministrare la giustizia e a disporre della libertà dellepersone. A nostra volta -conclude Costa- svolgeremo una costante vigilanza parlamentare su quanto vorrà fare il Governo, e in caso di inerzia non mancheremo di incalzarlo”.
Ulteriore conferma che va rivisto il sistema di reclutamento dei magistrati. Occorre che chi concorre abbia prima maturato esperienza almeno quinquennale nell’avvocatura, nella pubblica amministrazione, nell’Università, in modo da conoscere la vita reale e non solo le pandette. Non abbiamo bisogno di giovani che conoscano solo a memoria i codici, ma di persone equilibrate e più mature che sappiano amministrare la giustizia con buon senso e responsabilità, in modo da rimediare ai guasti attuali.
