Lamorgese: evitiamo che la crisi sfoci in rabbia sociale

ANSA / MATTEO BAZZI
MILANO – Nel periodo di emergenza, “c’e’ stata una risposta della societa’ civile e dei privati nei confronti dei piu’ deboli. Ricordo che c’erano famiglie che non avevano i soldi per comprarsi da mangiare. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo al dibattito organizzato dal Pd milanese Sicurezza bene comune, questa sera al Giambellino a Milano. Il ministro ha detto che parliamo soprattutto di quelli che lavoravano in nero, che facevano lavoretti e riuscivano ad arrivavano a fine mese. Per gli altri il governo ha dato gli strumenti, come la cassa integrazione. Ma sono tanti quelli che non hanno una sistemazione, non solo tra i giovani. La preoccupazione e’ che questa situazione sfoci in rabbia sociale e questo lo dobbiamo evitare. Come Stato abbiamo l’obbligo di aiutare tutti e di mettere tutti nella condizione di vivere in maniera dignitosa. Il governo ha provato a farlo con le risorse disponibili.
Ma in realtà il governo, moltiplicando le limitazioni per i cittadini, ma aprendo indiscriminatamente ai migranti, liberi di arrivare anche se infetti e clandestini, rischia di accentuare la rabbia sociale soprattutto fra gli strati più deboli della popolazione o quelli, come il ceto medio, salassati da tasse e restrizioni.
