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Dpcm governo: esercenti contestano chiusura anticipata pubblici esercizi

Camerieri con mascherina nei bar all’aperto di Piazza San Marco, a Venezia ANSA/ANDREA MEROLA

ROMA – «La chiusura anticipata dei pubblici esercizi è una misura del tutto non necessaria. Le regole di distanziamento, all’interno ed all’esterno dei locali, permettono a bar e ristoranti di offrire ai cittadini un servizio sicuro, come del resto si è visto in questi ultimi quattro mesi’».

Così Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti, in riferimento alle nuove regole introdotte dal Dpcm per ridurre le possibilità di assembramento all’interno e all’esterno dei pubblici esercizi. «La salute pubblica è la priorità, e l’accelerazione dei contagi preoccupa tutti. È chiaro che esiste un problema di comportamenti individuali, ma difficilmente si risolverà chiudendo prima bar e ristoranti, o eliminando i posti esterni ai locali. Anche dal punto di
vista della sicurezza e della possibilità di controllare il mantenimento delle distanze di sicurezza, la chiusura anticipata è
assolutamente controproducente. Già la preoccupazione causata dalle anticipazioni sui provvedimenti, che si snocciolano già da giovedì della scorsa settimana, sta creando un effetto lockdown sui consumi», conclude.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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