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Nato: l’Italia conferma il suo impegno nelle missioni operative. Intervento di Guerini

ROMA – Nonostante i distinguo, manifestati a più riprese dal governo giallorosso, l’Italia ha confermato in pieno il suo impegno nella Nato. Missioni internazionali comprese. «L’Italia ha un approccio a 360 gradi alle operazioni, missioni ed attività internazionali e conferma il suo impegno nelle iniziative dell’Alleanza in tutti i domini operativi». Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, al termine della riunione, che si è svolta ieri e oggi in videoconferenza, con i colleghi dei Paesi che aderiscono alla Nato. La seduta, infatti, era centrata sulle operazioni e missioni dell’Alleanza, con focus su Iraq, Afghanistan e Kosovo. Temi di particolare interesse
considerata l’evoluzione del contesto di sicurezza. Riguardo all’impegno in Iraq, il Ministro Guerini – che di recente ha effettuato la sua terza visita nel Paese – ne ha sottolineato la rilevanza strategica ai fini della sicurezza, confermando l’impegno italiano: «Auspico – ha detto Guerini – che, nel breve, si dia attuazione alle misure di coordinamento con l’Operazione Inherent Resolve, al fine di identificare i requisiti per il sostegno della Missione stessa».

Confermata, da parte italiana, la candidatura ad assumere il Comando della Missione al termine del mandato danese. Prosegue anche l’impegno – come Nazione Framework – nella Resolute Support Mission in Afghanistan. «Abbiamo confermato i nostri impegni e manteniamo la flessibilità nell’adeguare il dispositivo all’evoluzione del contesto di sicurezza e politico», ha spiegato Guerini che ha rimarcato la necessità di una coesione di intenti, nell’ambito della missione, al fine anche di non pregiudicare o compromettere il delicato processo di negoziazione intra-afghano che stenta ancora a decollare. Sul tavolo dei Ministri della Nato anche la presenza in Kosovo, area per la quale l’Italia sostiene convintamente l’esigenza di mantenere alta l’attenzione per i riflessi di sicurezza nell’intera regione balcanica. Da qui la decisione di confermare l’impegno nella Missione: «Riteniamo che KFOR mantenga la propria rilevanza quale istituzione riconosciuta dalla popolazione per l’imparzialità e la garanzia di stabilità», ha detto Guerini. Tra i punti all’ordine del giorno, inoltre, la Women, Peace and Security (Donne Pace e Sicurezza) Agenda nel ventesimo anniversario della risoluzione 1325 del consiglio di sicurezza dell’ONU. «L’Italia – ha spiegato il Ministro – crede che sia arrivato il momento di andare oltre, verso una dimensione completa della Sicurezza Umana. La sicurezza ambientale, la protezione dei beni culturali, la Stability policing sono aspetti rilevanti ai quali dovremmo prestare attenzione».



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