Franceschini s’impegna a tutelare i lavoratori e le imprese dello spettacolo

ROMA – «Dopo il Dpcm di ieri che ha comportato la chiusura di tante attivita’, tra cui cinema e teatri, ho ricevuto molti appelli del mondo della cultura, ho letto proteste, ho ricevuto attacchi. Tutto comprensibile perche’ c’e’ una grave preoccupazione, io vorrei rispondere alle osservazioni che ho ricevuto con la stessa franchezza con cui le critiche sono state rivolte a me: ho la sensazione che non si sia percepita la gravita’ della crisi, non si siano percepiti i rischi del contagio in questo momento, forse non si e’ capito a che punto siamo. Bisognava intervenire subito, avevamo il dovere di intervenire subito, prima si interviene prima si blocca la crescita esponenziale della curva dei nuovi positivi al Covid. Per questo la chiusura delle attivita’ non e’ stata legata ad una scelta gerarchica di importanza, la scelta e’ derivata dall’esigenza di ridurre la mobilita’ delle persone», ha detto il ministro dei Beni Culturali eTurismo, Dario Franceschini, in un messaggio su Facebook”.
Il ministro Franceschini ha promesso il suo impegno «affinche’questa chiusura sia la piu’ breve possibile, dipendera’dall’andamento epidemiologico e chi governa deve assumersi delle responsabilita’, io mi assumo la responsabilita’ diretta di questa scelta, poi sara’ il tempo a dire se e’ stata giusta, sbagliata o necessaria. Aggiungo il mio impegno a tutelare i lavoratori dello spettacolo, soprattutto i meno conosciuti, aiutare le imprese,come abbiamo fatto in questi mesi. Chiedo ai rappresentanti del mondo della cultura di dare un contributo per la coesione sociale, non e’ questo il tempo delle divisioni».
