OIM: in Italia nel 2020 entrati solo 30.518 migranti. Nel 2016 erano stati 40.000

ROMA – «Dall’inizio dell’anno e fino a ieri, sono 30.518 i migranti arrivati in Italia, via mare e via terra, dei quali in maggioranza tunisini. Negli ultimi tre anni, gli arrivi registrati in Italia sono stati 22.476 nel 2018 mentre nel 2019 si è avuto un calo considerevole a 9.944; ma nel 2016 erano oltre 40.000 le persone giunte in Italia». Allegria!, direbbe Mike Bongiorno leggendo le statistiche e i commenti dell’Oim.
E’ quanto riferisce Laurence Hart, capo missione per Italia, Vaticano e Malta dell’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, durante l’audizionedavanti al Comitato parlamentare sull’accordo di Schengen. «Si tratta dunque di numeri in crescita rispetto agli ultimi due anni,ma in netto calo a confronto con gli anni precedenti – osserva il rappresentante dell’Oim – Quanto alle nazionalità, gli arrivi e i transiti di popolazione migrante nell’ultimo anno vede una maggioranzadi cittadini tunisini, finora 12.268 persone, e in seconda battuta di bengalesi con 3.628 individui e di pachistani con 1.345 persone. Seguono, con cifre inferiori, algerini, ivoriani, egiziani, sudanesi, marocchini, afghani, somali. Nazionalità, dunque, molto diversificate,non soltanto africane ma anche asiatiche».
Quanto ai flussi, non si registrano soltanto da sud verso nord e dunque principalmente da Libia e Tunisia nel Mediterraneo; ma sono importanti anche quelli via terra da est, sul fianco nord-orientale. Da parte dell’Oim, sono state effettuate, dal 2018, 959 ricollocazioni in Paesi terzi dell’Unione Europea, mentre 502 sono state quelle effettuate solo nell’anno in corso, un numero tendenzialmente in aumento, con Francia e Germania quali destinazioni principali e poi Irlanda e Portogallo», sottolinea Hart.
