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Migranti: Open Arms, dopo i soccorsi, si dirige verso Lampedusa con 257 persone a bordo

ROMA – «Questa notte, dopo aver soccorso barca alla deriva con 64 persone, abbiamo ottenuto evacuazione d’urgenza con elicottero guardia costiera per 6 persone. Oggi il ponte #openarms ospita 257 persone e i corpi senza vita di 5 esseri umani. Il #Med e’ un cimitero senza lapidi». Lo scrive su Twitter Open Arms all’indomani del naufragio nel Mediterraneo in cui hanno perso la vita 6 persone, tra cui Joseph, un bambino di 6 mesi che veniva dalla Guinea.
In una nota, la Guardia costiera sottolinea che le operazioni si sono protratte per tutta la notte. Oltre all’invio dei una propria motovedetta partita da Lampedusa, e’ stato disposto l’impiego anche di un elicottero “Nemo 11-07” della propria Base Aeromobili di Catania che, rischierandosi a Lampedusa, ha eseguito due differenti missioni su Open Arms, gia’ in navigazione verso Lampedusa. Un’isola già piena all’inverosimile che fa fatica ad accogliere altri arrivi.

In proposito non poteva mancare la voce di Luca Casarini, ex capo dei disobbedienti veneti e adesso capo missione di Mediterranea. «Le navi del soccorso civile, della Civil Fleet, sono bloccate. (…) Perché non ripristinano la ricerca e il soccorso, usando le navi militari che hanno già in mare, lasciando che la Guardia costiera faccia quello per cui è nata e si è fatta onore nel tempo? E soprattutto, perché non si effettua l’unica cosa possibile ed efficace, e cioè i corridoi umanitari?»


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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