Arma dei Carabinieri: il Generale Nistri presenta il Calendario 2021 e riassume l’attività nel periodo di pandemia

ROMA – Il comandante generale dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, ha presentato in videoconferenza a Roma il Calendario dei carabinieri 2021.
Per il Calendario Storico del 2021, l’Arma dei Carabinieri si è affidata alla penna di Valerio Massimo Manfredi, cantore e custode della storia antica, e alle tavole realizzate da un esponente della Transavanguardia italiana, Francesco Clemente. Il calendario racconta,come spiegato anche durante la presentazione, un maresciallo, Donato Alighieri, emblema del buon carabiniere, toscano come il Sommo Poeta, è il filo conduttore trasversale fra i dodici racconti, uno per ogni mese. Alighieri, colto fino al punto di conoscere a memoria l’intero Poema, narra di vicende verosimilmente accadute nel suo percorso di carriera e nelle diverse esperienze operative maturate, percependo le parole di Dante come fonte insostituibile d’ispirazione per coraggio, inventiva e generosità
Quindi il Generale Nistri ha riassunto l’attività svolta dall’Arma nel periodo della pandemia. «Dall’inizio della pandemia abbiamo avuto ad oggi oltre 3.200 contagiati, in data odierna i contagiati sono 1.949, di cui 61 ricoverati in condizioni differenziate negli ospedali, e abbiamo avuto 12 deceduti, 10 nella prima fase e due in questa attuale». Nistri ha tenuto a dare un abbraccio alle famiglie di chi non c’è piùe un abbraccio ancora più forte a chi c’è ancora e sta combattendo conquesta insidia. Poi ha voluto ringraziare tutti i Carabinieri d’Italia: «Li ringrazio perché nonostante le loro fragilità, nonostante le loro incertezze e i loro dubbi, e nonostante anche le inevitabili difficoltà organizzative che pure ci sono state – soprattutto penso alla prima fase, alle difficoltà totale di trovare idpi, di trovare le mascherine, i guanti, i gel igienizzanti – ora, noisiamo stati credo l’unica istituzione a non aver chiuso un reparto. Per oltre 7.200 comuni in Italia – dunque per circa il 57% della popolazione italiana – l’Arma dei Carabinieri è l’unico riferimento dello Stato, e lo Stato non può chiudere. Quindi, anche quando nei reparti venivano rilevati focolai, comunque sia il servizio veniva prestato attraverso la dislocazione di stazioni mobili. Abbiamo avuto una media di 35mila uomini nella prima fase – ha ricordato e adesso è più o meno la stessa cosa, anche se i compiti sono leggermente diversi – solo ed esclusivamente dedicati alle attività di controllo anti Covid, oltre ovviamente a tutte le altre attività che continuavano ad essere svolte, a livello investigativo, a livello di reparti di specializzazione, a livello di ordine pubblico, a livello di impiego all’estero».
«Abbiamo fatto e continuiamo a fare, i Carabinieri di cui ho il privilegio di essere il Comandante Generale, – ha aggiunto Nistri – hanno accolto persone, hanno raccolto cibo e altri generi di conforto per le persone che non si potevano allontanare da casa ed erano sole, hanno portato le pensioni a casa, hanno portato bombole di ossigeno e medicinali, hanno fatto le attività di controlload esempio per tutte le aziende sanitarie – mi riferisco in particolare ai Nas- hanno svolto le attività di controllo per la sicurezza sui luoghi di lavoro – e mi riferisco in particolare ai Carabinieri all’Ispettorato del lavoro -, hanno lavorato – parlo per la parte sanitaria – negli ospedali hanno lavorato e stanno lavorando tuttora nei drive through della difesa, insomma hanno fornito quello che è l’essenza stessa della parola servizio, che significa servire, che significa essere vicini alla popolazione».
