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Firenze, giornata mondiale dei poveri: Cardinal Betori, all’insicurezza rispondiamo con la chiusura in noi stessi

Cardinale Giuseppe Betori

FIRENZE – «La ricerca della sicurezza caratterizza questo nostro mondo. Domina tra noi l’istinto all’autoconservazione, a proteggersi, a non rischiare. A un mondo sempre più insicuro si risponde con la chiusura in noi stessi, frutto di una visione egoistica delle cose». Lo ha detto l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, nell’omelia proclamata oggi nella Badia Fiorentina per la Giornata mondiale dei poveri che cade in pienapandemia da coronavirus. “Il modello che Gesù offre di sé, si oppone a tutto questo – ha spiegato il card. Betori – Gesù non s’è tenuta stretta la propria vitaper conservarla integra, ma l’ha spesa in un dono totale di sé, fino aperderla, sulla croce, per ritrovarla risorta, come dono del Padre, undono di cui egli fa partecipi coloro che lo seguono”. Commentando la parabola dei talenti, l’arcivescovo di Firenze ha sottolineato: “Ma a Gesù non sembrano interessare tanto i talenti, cioè le risorse che si possiedono, quanto l’atteggiamento con cui ciascuno si pone di fronte alle responsabilità della vita. C’è chi è pigro e pauroso, chi per stare sicuro non osa rischiare quanto ha e sichiude in sé stesso. C’è invece chi affronta con coraggio la vita, nonteme di mettere in gioco tutto per ottenere di più, di dare forma nuova al futuro della vita”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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