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Livorno: 19 arresti per spaccio droga nel litorale. In azione la Guardia di finanza

LIVORNO – Sgominata a Livorno tra provincia e capoluogo una maxi rete di spaccio di droga gestita tra sudamericani, africani e livornesi. Grazie alle indagini della Guardia di Finanza sono state arrestate 19 persone. Accertate quasi duemila cessioni di sostanze stupefacenti e sequestrati 13 kg di hashish, 2 kg di marijuana, due etti di cocaina, dosi di eroina, boccette di metadone, sostanza da taglio, piante di marijuana e oltre 30 mila euro di contanti.

Il nome dell’operazione, Time Out, diretta dalla Procura di Livorno e condotta dalla Guardia di Finanza, nasce dal linguaggio in codice che i pusher usavano per comunicare tra loro, ore e minuti che in realtà dissimulavano la quantità e il costo della droga. È quello che avveniva in alcuni quartieri di Livorno interessati dalle attività investigative condotte dalle Fiamme Gialle: da piazza Garibaldi, già sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine, ad Antignano sul lungomare labronico, dalla periferia nord all’area industriale di Stagno fino ad arrivare a Ospedaletto, in provincia di Pisa. Un’azione che ha consentito ai finanzieri della prima compagnia di Livorno di smantellare una rete di pusher italiani, nord africani e dominicani dediti abitualmente allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Oltre 100 le perquisizioni effettuate dai militari della Guardia di Finanza nel corso dell’indagine che in due anni ha visto
Guardia di Finanza nel corso dell’indagine che in due anni ha visto indagate 30 persone, 19 di queste arrestate. Oltre ai reati in materia di sostanze stupefacenti e di evasione, un componente della rete è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale poiché, durante una perquisizione domiciliare, ha inferto una testata a un militare della Guardia di Finanza. 16 sono state le persone segnalate alle competenti prefetture per l’acquisto e la detenzione di droga per uso personale. Non solo. È stato anche individuato, durante una perquisizione domiciliare, nascosto nell’appartamento di uno degli spacciatori, un extracomunitario di origini marocchine, irregolare sul territorio nazionale e nei confronti del quale sono state attivate le procedure di allontanamento.

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