Ex Ilva: torna l’acciaio di Stato. Accordo Mittal-Invitalia. Occupazione per i 10mila dipendenti

ANSA/LUCA ZENNARO
ROMA – C’è l’accordo fra Mittal e Invitalia. Significa che lo Stato torna gestore delle acciaierie dell’ex Ilva. ArcelorMittal e Invitalia hanno firmato, ieri sera 10 dicembre, l’accordo che consente alla società controllata dal Mef di entrare al 50%, per poi salire al 60%, nella compagine azionaria della Am Investco che ha in gestione gli impianti siderurgici in Italia. L’accordo tra ArcelorMIttal e Invitalia prevede un aumento di capitale di AmInvest Co. Ma soprattutto l’accordo prevede anche il completo assorbimento, nell’arco del piano, dei 10.700 lavoratori impegnati nello stabilimento.
Italy Spa, per 400 milioni di Euro, darà a Invitalia il 50% dei diritti di voto della società. A maggio del 2022 è programmato un econdo aumento di capitale, che sarà sottoscritto fino a 680 milioni da parte di Invitalia e fino a 70 milioni di parte di Arcelor Mittal. Al termine dell’operazione Invitalia sarà l’azionista di maggioranza con il 60% del capitale della società, avendo Arcelor Mittal il 40%. Lo rende noto un comunicato diffuso da Invitalia.
L’accordo fra Mittal e Invitalia per il passaggio del controllo dello stabilimento di Taranto prevede un articolato piano di investimenti ambientali e industriali. E’ quanto si legge nella nota del Mef. Sarà tra l’altro avviato il processo di decarbonizzazione dello stabilimento, con l’attivazione di un forno elettrico capace di produrre fino a 2,5 milioni di tonnellate l’anno.
