Napoli: non si scioglie il sangue di San Gennaro. Presagio sfavorevole

NAPOLI – Non si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Neppure dopo la terza messa il sangue si è sciolto, e dopo una giornata di preghiere, la teca è stata riposta nella Cappella del Tesoro. Delusione tra i fedeli che si erano radunati nella Cattedrale di Napoli. L’ultima volta in cui il miracolo di dicembre non è avvenuto è stato nel 2016. L’ accaduto viene interpretato come un presagio sfavorevole dai napoletani.
«Vogliamo fare un atto di vera e profonda devozione al nostro Santo Gennaro, siamo uniti nel suo nome. E’ lui che ci aiuta a vivere, a testimoniare la fede, e anche se il sangue non si scioglie non significa chissà che cosa». Cerca così di rimediare il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo uscente di Napoli, dopo il suo ultimo fallimento, in attesa dell’arrivo del nuovo arcivescovo, monsignor Domenico Battaglia, parlando nel Duomo di Napoli ai fedeli.
