Vaccino: dal Belgio distribuito in tutta Europa a cura dell’Unione Europea
BRUXELLES – L’Europa ha ricevuto e continua a ricevere le prime dosi del vaccino anti-Covid-19 prodotto da Pfizer-BioNTech in vista dell’inizio della campagna di vaccinazione. Dal cielo o su gomma, c’è grande fermento dentro e fuori gli stabilimenti di Puurs in Belgio, dove la multinazionale farmaceutica statunitense ha il suo quartier generale europeo. Camion entrano ed escono in direzioni differenti. Budapest, Atene, Madrid, Berlino giusto per citarne alcune hanno già ricevuto le prime dosi e a loro volta stanno provvedendo a una distribuzione nazionale.
La farmacia centrale ospedaliera di Parigi ha ricevuto in mattinata le dosi del vaccino Pfizer-BioNTech che saranno inoculate agli anziani di due case di riposo a Sevran e Digione. Stesso discorso in Italia, dove le dosi per la vaccinazione partite dal Belgio in un furgone con cella frigorifera, scortate dalla frontiera del Brennero alla Capitale dalle pattuglie della polizia stradale e dei carabinieri, sono state visionate, presso la caserma dei carabinieri Salvo D’Acquisto a Tor di Quinto, prima di raggiungere in parte il reparto di Alto Biocontenimento dello Spallanzani. Altri lotti, invece, saranno destinati al resto d’Italia. Dal vaccino simbolico alla vaccinazione di massa Ciò a cui stiamo assistendo è soltanto l’inizio di quella che è destinata a diventare una vaccinazione di massa in tutt’Europa.
Gran parte degli ospedali dovranno attrezzarsi per somministrare il vaccino Pfizer, perché le caratteristiche del siero e le bassissime temperature di conservazione (-75 gradi) ne limitano la facilità di distribuzione. Un limite che potrà essere bypassato col tempo e a pieno quando altre aziende farmaceutiche, come Moderna o Astrazeneca, inizieranno a distribuire il loro vaccino che richiede meno vincoli di gestione rispetto al Pfizer-BioNTech.
Qui sopra pubblichiamo le foto degli arrivi dei carichi di vaccino in Germania, Polonia e Spagna.
