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Covid, il governo ci ripensa: «Palestre e piscine riapriranno entro gennaio». Gli stadi del calcio quando?

Palestre E Piscine E1590390725125ROMA – «Penso sia possibile, seppur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza entro la fine di gennaio», lo ha detto il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, intervenuto stamattina al programma di Raitre Agorà. Il ministro ha aggiunto che si dovrà tenere conto dell’andamento dei contagi, ma l’apertura a fine gennaio è un obbiettivo raggiungibile. Ma si stanno agitando anche le squadre di calcio, a partire dalla serie A. Quando si potranno riaprire gli stadi, magari in sicurezza e con distanziamento? Il governo dovrà porsi anche questo problema, insieme ai mille altri.

«Vorrei lanciare un segnale di tranquillità – Il ministro Spadafora poi ha ricordato che il governo», sta lavorando con il cts su questo. Prima della chiusura di ottobre avevamo predisposto un protocollo anche molto rigido e dato un fondo perduto consistente, non pochi spiccioli, per far coprire le spese fatte per mettersi in regola. Ma l’apertura a fine gennaio è un obbiettivo raggiungibile….vorrei lanciare un segnale di tranquillità, l’obbiettivo di aprire entro fine gennaio palestre centri danza piscine, seppur con alcune limitazioni, penso sia assolutamente possibile».

In vista delle Olimpiadi «tutto il mondo dello sport deve essere coinvolto» nell’operazione vaccino anticovid, ha aggiunto il ministro. Rispondendo alla domanda se secondo lui andrebbero vaccinati obbligatoriamente gli atleti che andranno, o si presume, potrebbero partecipare ai Giochi di Tokyo, il ministro ha risposto: “tutto questo mondo deve essere di esempio e può farlo per prepararsi a questa grande competizione. Sono convinto che vada coinvolto da tutti i punti di vista”.

In materia di ristori, Spadafora ha annunciato per gennaio un nuovo decreto, il quinto. Per il settore sciistico sarà “sostanzioso perchè sicuramente saremo costretti a tenere ancora chiuse le attività, ma non stiamo abbandonando nessuno. La verità è che non siamo ancora usciti dalla crisi e dovremo farlo in contemporanea con la diffusione dei vaccini, entro gennaio”.



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