Scuole: in Toscana ripartono il 7 gennaio anche le superiori, lo ha deciso Giani. Il piano regionale

FIRENZE – «Saremo minoritari, ma in Toscana le scuole secondarie superiori, complici alcuni dati che indicano che ce lo possiamo permettere, il 7 gennaio ripartiranno al 50% in presenza secondo le indicazioni del ministro Speranza, e dal 15 gennaio al 75% in presenza. Se i dati epidemiologici peggioreranno, torneremo alla didattica a distanza».
Lo ha annunciato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa a Firenze. «Riteniamo che sia necessario che i ragazzi tornino a comunicare tra loro e con i loro insegnanti – ha aggiunto Giani- Magari sarà solo per qualche giorno, ma il segnale che gli studenti possono tornare a stare insieme è importantissimo. Noi dobbiamo essere coraggiosi e dobbiamo riportare i ragazzi a scuola».
Questo il piano della Regione per il rientro dal 7 gennaio. Tempi certi per tamponi e tracciamenti, Screening a innesco e screening programmati su campioni degli studenti superiori. Sono queste le tre azioni che stanno alla base del contributo che l’assessorato regionale della Sanita’ ha deciso di mettere in campo per l’inizio delle lezioni, al 50%, nelle scuole della Toscana dal 7 gennaio.
«Abbiamo elaborato con il contributo di tutti, raccogliendo suggerimenti e proposte, i tre punti necessari per ripartire con sicurezza. Crediamo sia necessario dare risposte veloci per quanto riguarda il risultato dei tamponi alle istituzioni scolastiche – ha detto l’assessore alla Sanita’ Simone Bezzini durante la conferenza stampa indetta dal governatore Giani per fare il punto sulle misure messe in campo per la ripartenza della scuola in presenza – Il nostro modello organizzativo dovrebbe riuscire a dare un aiuto concreto alle scuole. La regia, ha spiegato Bezzini, sara’ a cura dei dipartimenti prevenzioni delle Aziende sanitarie che stanno definendo i loro piani operativi».
«L’altro elemento del piano, lo screening a innesto, serve a capire se i casi positivi, li’ dove si dovessero manifestare, siano delle situazioni isolate o possano rappresentare le punte dell’iceberg di un focolaio che potrebbe espandersi».
