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Strage di Viareggio: atteso il verdetto della Cassazione. Imputato anche l’ex ad di Fs Mauro Moretti

La strage di Viareggio del 29 giugno del 2009

VIAREGGIO – E’ atteso per domani, 8 gennaio, il verdetto della Corte di Cassazione sulla Strage di Viareggio del 29 giugno del 2009 in cui morirono 32 persone. I familiari delle vittime, riuniti nell’associazione Il Mondo che Vorrei, hanno organizzato una diretta via internet per informare e coinvolgere chiunque voglia portare un saluto, una testimonianza di solidarietà o semplicemente aspettare la lettura del verdetto. Per sabato, alle 12, è fissata una conferenza stampa da parte dei familiari per commentare il verdetto e proseguire la loro battaglia per la sicurezza ferroviaria. Domani la diretta, sulla piattaforma zoom, partirà alle 9:45 e sulla pagina Facebook dell’associazione sarà pubblicato il link per accedere al collegamento. «Siamo arrivati ad un appuntamento fondamentale per noi familiari, per la nostra città, per il nostro Paese – sottolinea l’associazione -. In questi anni abbiamo dato tutto quello che potevamo dare alla ricerca della verità, consapevoli e certi che la nostra battaglia per la sicurezza non finirà domani, siamo però speranzosi che possa essere un giorno pieno di verità e giustizia».

A Viareggio c’è attesa di conoscere quale sarà la decisione della corte, se sarà confermato o meno il verdetto emesso in appello nei confronti di circa una trentina di imputati, tra i quali anche l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti, condannato in primo e secondo grado a sette anni di reclusione. Moretti, in appello, ha rinunciato alla prescrizione. Per lui e Francesco Favo, ex certificatore della sicurezza condannato a quattro anni, il pg della Cassazione Pasquale Fimiani ha chiesto l’annullamento con rinvio delle condanne e un appello bis. Il pg ha inoltre condiviso il ricorso con il quale la procura generale di Firenze ha chiesto l’annullamento con rinvio dei proscioglimenti per i manager Giovanni Costa e Giorgio Di Marco. Se venissero accolte tali richieste si riaprirebbe il dibattimento in appello per questi quattro imputati.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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