Tirrenica esclusa dal Mit: il Pd attacca la ministra De Micheli. E insorge il Centrodestra
FIRENZE – Schiaffo alla Toscana. Il governo è in bilico, ma le sue scelte continuano ad essere devastanti. Paola De Micheli è davvero un buon ministro dei trasporti e delle infrastrutture? Aveva promesso di inserire la Tirrenica fra le grandi opere da sbloccare con i commissari nel decreto semplificazioni. Invece nell’elenco del Mit l’importante arteria toscana non figura. Ed è polemica. Il primo ad attaccare è Luca Sani, deputato e compagno di partito, il Pd, della De Micheli. «La Tirrenica va finanziata e completata – sottolinea il deputato Pd Luca Sani -. Occorre prima di tutto intervenire a livello normativo per rimuovere gli ostacoli burocratici, al tempo stesso vanno individuate le risorse, dopo anni di annunci oggi i fondi europei rappresentano una occasione irripetibile».
Per Raffaella Paita (Iv), presidente della commissione trasporti della Camera, è «un fatto molto grave perché è un’opera vitale per migliorare la viabilità di Toscana e Lazio, che per questo aspettano da anni l’avvio dei cantieri». Le fanno eco i consiglieri regionali Iv Stefano Scaramelli (vicepresidente del Consiglio della Toscana) e Maurizio Sguanci, che annunciano una mozione: «La Tirrenica deve essere tra le opere commissariate – sottolineano – La Regione Toscana intervenga sul Governo». Critici anche la parlamentare Fi Elisabetta Ripani e il coordinatore provinciale azzurro di Grosseto Sandro Marrini: «E’ stata la ‘priorità nazionale’ più gettonata e menzionata della campagna elettorale in Toscana per stendere il tappeto rosso ai candidati del centrosinistra e gonfiare il consenso – sottolineano -, per poi scomparire dai radar una volta vinte le elezioni regionali. Il governatore Giani si è perso per strada una battaglia di vitale importanza per la Maremma».
L’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi parla di «ennesima beffa del Pd e del Governo Conte. Ancora una volta la Toscana e la costa mancano l’appuntamento con una importante opera per lo sviluppo del territorio e del tessuto produttivo e turistico di tutta la regione». Il portavoce dell’opposizione nell’Assemblea toscana Marco Landi (Lega), annuncia una mozione e sottolinea che «il timore, manifestato sin da subito dal segretario della Lega Matteo Salvini, che il decreto Semplificazioni fosse un libro con un bel titolo ma senza pagine si è dimostrato fondato».