Anm contro Palamara. Respinge l’immagine della magistratura che esce dal suo libro

ROMA – L’Associazione nazionale magistrati «respinge l’immagine della magistratura restituita dal libro intervista di Luca Palamara, da molti giorni amplificata da articoli di stampa e trasmissioni televisive, ferma la necessità di procedere rapidamente e nel rispetto delle garanzie all’accertamento dei fatti».
E’ quanto si legge in un documento che, al termine di un lungo e acceso dibattito, iniziato ieri e conclusosi da poco, il comitato direttivo centrale dell’Anm ha approvato a larga maggioranza. «La stragrande maggioranza dei magistrati onora la toga con il lavoro quotidiano nello svolgimento delle funzioni giudiziarie, nell’associazione e nell’autogoverno. Questi magistrati – sottolinea l’Anm – non meritano il discredito che viene gettato indistintamente su di loro da una narrazione che li accomuna a chi ha commesso gravi illeciti e danneggiato l’onore della funzione».
«Nell’interesse della magistratura, del rapporto di fiducia che deve legarla alla collettività e della credibilità della giurisdizione, occorre procedere all’accertamento delle violazioni del codice etico», ammonisce l’Anm, che «adempirà al suo compito istituzionale senza mai tralasciare la tutela della magistratura tutta».
Il documento fa poi riferimento alle chat estrapolate dal cellulare di Luca Palamara, 60 mila pagine, che il collegio dei probiviri acquisirà dalla procura di Perugia a partire dal 10 febbraio. Il comitato direttivo centrale «consapevole della grande complessità del materiale che dovrà essere valutato, manda al Collegio dei probiviri, ferma l’acquisizione di tutto il materiale disponibile presso la Procura di Perugia, di avviare tempestivamente tutti gli accertamenti istruttori relativi alle condotte, in parte già emerse da materiale di dominio pubblico, e più rilevanti sia sotto il profilo etico che istituzionale, la cui narrazione ha causato discredito all’Ordine giudiziario».
Nel corso della riunione, tra ieri e oggi, si era infatti discusso dell’opportunità di indicare criteri e linee guida per l’esame dei documenti. Infine nell’assicurare ai probiviri il necessario supporto logistico e organizzativo il direttivo esprime piena fiducia nell’operato del Collegio, certo che, consapevole della delicatezza dei valori in gioco, lo stesso procederà con tempestività e rigore all’adempimento del compito affidato.
Peccato che gli italiani diano più credito alle narrazioni, nate dalle intercettazioni, di Palamara piuttosto che alle asserzioni dei magistrati. Del resto la contiguità fra buona parte della magistratura e la politica di sinistra è innegabile e sotto gli occhi di tutti.
