UE: Patto di stabilità resterà congelato fino a tutto il 2022
BRUXELLES – Patto di stabilità ancora sospeso. Il quadro resta ancora incerto e la recrudescenza del virus, in scia al dilagare delle varianti e alla campagna vaccinale che procede piuttosto a rilento, ha fiaccato le già scarse speranze di una ripresa dell’economia in tempi rapidi. Il congelamento del Patto di Stabilità potrebbe proseguire, dunque, oltre la fine di quest’anno, anche per il 2022, tornando così a mordere dal 2023. Falchi a parte, ovviamente, che vorrebbero togliere dal freezer le regole già dal prossimo anno.
Per evitare danni permanenti all’economia, il sostegno pubblico non deve essere ritirato prematuramente, le misure devono proseguire finché serve, ha sottolineato Valdis Dombrovskis. Ma – ha avvertito il vicepresidente della Commissione UE – le misure devono essere mirate e temporanee, così evitiamo di creare un peso permanente sulle finanze pubbliche.
Nei giorni scorsi è arrivato anche l’alert del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli: Se domani mattina tornassero pienamente in vigore le regole Ue di stabilità finanziaria, 25 Paesi membri rischiano teoricamente di vedersi aprire una procedura per deficit eccessivo. Ma aprire una procedura contro gli Stati costretti a fare debito per tamponare gli effetti della devastante crisi economica “sarebbe un segnale negativo per la credibilità stessa delle nostre regole.
Quanto mai necessario, dunque, aprire a una riflessione generale che tenga in considerazione degli effetti devastanti causati dalla pandemia, mettendo sul piatto una riforma che dovrebbe archiviare il Fiscal Compact, rendendo più morbidi gli obiettivi su deficit e debito quando torneranno ad essere imposti.