Migranti: Commissaria Johannson, Ue accelera possibilità rimpatri con codice visti

BRUXELLES – La commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, punta ad un’accelerazione “significativa” sui rimpatri e sulle riammissioni dei migranti, grazie anche alla recente adozione del Codice Ue sui visti. Uno strumento utile per “fare pressione”, spiega la politica svedese a margine dei lavori del Consiglio Interni di oggi. La base di lavoro è la relazione sulla collaborazione alle riammissioni di 39 Paesi terzi con i 27 Stati membri.
La discussione sarà poi sviluppata anche lunedì, al consiglio in formato raddoppiato di ministri dell’Interno e degli Esteri. “Sto accelerando sui rimpatri e le riammissioni in modo significativo. Sono molto impegnata a condurre i negoziati direttamente, al livello politico più alto con i Paesi partner. E con la relazione abbiamo uno strumento molto buono, per mostrare nero su bianco come i Paesi terzi cooperano e come gli Stati membri gestiscono questa collaborazione”, spiega Johansson, che vede però “uno spazio importante anche per i miglioramenti sul fronte interno. “Nel 2019 abbiamo avuto mezzo milione di decisioni di rimpatrio nell’Ue, ma ne abbiamo eseguite solo 140-150mila. Perciò dobbiamo intensificare anche su questo aspetto”, evidenzia.
Lunedì avremo un consiglio con i ministri degli Esteri e degli Interni, e parleremo anche dei negoziati per le riammissioni. “Lavoro su questa questione molto da vicino con Josep Borrell. Vorrei che Commissione e i 27 valutassero a quali Paesi dare priorità per migliorare la cooperazione per la riammissione. Non possono essere tutti e 39. Devono essere molti meno”, ha sottolineato Johansson. La commissaria auspica di potersi muovere velocemente su questo dossier, e “presentare al Consiglio già questa estate, proposte di miglioramenti o peggioramenti sulla politica dei visti nei confronti di un Paese terzo, sulla base del risultato dei negoziati sulle riammissioni”.
