Covid 19: anticorpi monoclonali, Generale Figliuolo ne acquista 150.000 dosi

(Foto ANSA)
ROMA – Nonostante il via libera dell’Ema al vaccino Astrazeneca, il Commissario, Generale Figliuolo, preferisce acquistare anche altri rimedi contro il Covid-19 e per questo inizierà a fornire di quantitativi di anticorpi monoclonali gli ospedali italiani. Il Commissario all’emergenza sanitaria ne ha acquistati 150 mila sul totale. I primi flaconi sono stati già consegnati.
L’Italia aveva avviato alcuni mesi fa la sperimentazione degli anticorpi monoclonali negli ospedali italiani, e dopo l’ok per uso in emergenza da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), il Commissario all’emergenza il generale Figliuolo ha autorizzato l’acquisto di 150 mila dosi di anticorpi. Costo delle dosi 100 mila euro, ma l’efficacia riscontrata dalla sperimentazione mostra che 3 ammalati su 4 guariscono dal coronavirus.
Gli anticorpi monoclonali sono riservati a pazienti ad alto rischio e con età superiore ai 60 anni, ma che abbiano sviluppato la malattia solo da alcuni giorni. Ad essere stati approvati dall’Agenzia del farmaco sono due farmaci monoclonali in particolare, il Bamlanivimab della società statunitense Eli Lilly e il Regeneron della società svizzera Roche. Sono stati somministrati anche a Donald Trump.
I farmaci verranno ora testati nei pazienti gravi che daranno il consenso. Il riferimento è in tal senso alla legge 648 del 1996, seconda la quale in Italia si possono fornire negli ospedali farmaci in fase di sperimentazione se non c’è una terapia alternativa valida per una data patologia.
Stando agli studi fin qui effettuati, gli anticorpi monoclonali somministrati nella fase iniziale della malattia, come detto, produrrebbero effetti benefici in 3 malati su 4. Inoltre, secondo l’istituto di ricerca di Vir Biotechnology, i casi di ricoveri e di decessi di pazienti ad alto rischio si ridurrebbero di ben l’85%. Numeri ancora tutti da confermare, con gli anticorpi monoclonali che continuano però a dividere la comunità scientifica.
