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Draghi illustra recovery plan alle Regioni e agli enti locali

Mario Draghi in conferenza stampa
ROBERTO MONALDO/ LAPRESSE/ POOL/ ANSA

ROMA – Nel pomeriggio di oggi 8 aprile la Conferenza unificata Stato-Regioni sul Recovery Plan con la presenza del premier. Alla riunione numerosi ministri – tra cui Gelmini, Brunetta, Lamorgese, Franco, Franceschini, Speranza e anche i rappresentanti di Anci (Comuni) e Upi (Province). Il modello organizzativo del Piano nazionale di rilancio e resilienza prevede due livelli, strettamente legati tra di loro, ha detto il premier Mario Draghi agli enti locali.

C’è una struttura di coordinamento centrale che supervisiona l’attuazione del piano. Le amministrazioni sono invece responsabili dei singoli investimenti e delle singole riforme. Il governo intende inoltre costituire delle task force locali che aiutino le amministrazioni territoriali. La supervisione politica del piano è affidata a un comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio a cui partecipano i ministri competenti.

Il pacchetto del Piano nazionale di rilancio e resilienza è ambizioso, un’opportunità da cogliere in particolare per la transizione ecologica e digitale. Lo avrebbe detto, a quanto si apprende da fonti presenti all’incontro, il premier al tavolo sul Recovery plan con gli enti locali. L’occasione è unica – avrebbe sottolineato il presidente del Consiglio – bisogna spendere e spendere bene. Le sfide si vincono insieme: voi siete le antenne nel rapporto con i cittadini, avrebbe detto ancora Draghi.

“Nella governance del Recovery plan gli enti territoriali hanno quattro funzioni: Regioni ed enti locali hanno la responsabilità attuativa delle misure loro assegnate; le regioni supervisionano i progetti gestiti dagli enti locali e si assicurano che siano coerenti con le altre politiche regionali di sviluppo; gli enti territoriali partecipano alle strutture di sorveglianza del piano e contribuiscono alla sua corretta attuazione; beneficiano degli interventi di assistenza tecnica e di supporto operativo che arrivano dalle task force”, ha spiegato poi il premier illustrando la governance del Recovery plan al tavolo con gli enti locali.

Nell’ambito della transizione ecologica, investiamo nella tutela del territorio e delle risorse idriche. In particolare, intendiamo prevenire e contrastare gli effetti del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e accelerare, in maniera decisa, la ricostruzione nelle aree che hanno subito gravi eventi sismici negli ultimi decenni, ha detto, a quanto si apprende, il presidente del Consiglio.

“Il governo ha come priorità aiutare le fasce più povere della popolazione, spesso le più esposte alla crisi del Covid. Quindi nel piano è presente anche un importante intervento di rigenerazione dell’edilizia residenziale pubblica e sociale. Queste misure, insieme al rafforzamento del ruolo dei servizi sociali nazionali e al recupero delle infrastrutture sportive, sono mirate a intervenire sui fenomeni di emarginazione e degrado sociale e ridurre i divari tra le varie aree del Paese”, ha detto, a quanto si apprende Draghi.

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Ezzelino da Montepulico


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