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Europa League: la Roma vince in rimonta a casa Ajax (1-2)

I giocatori della Roma festeggiano la vittoria ad Amsterdam (Foto ANSA)

ROMA – Si era messa male ,per la Roma, alla Cruijff Arena di Amsterdam: sotto di un gol e con l’uomo migliore, Spinazzola, uscito per risentimento muscolare. Ma la squadra di Fonseca ha saputo tenere duro: e alla fine ha vinto, imitando l’Atalanta di Gasperin che, indicembre, aveva vinto proprio nella tana dell’Ajax. Come detto, nell’andata dei quarti di finale di Europa League, il risultato finale, 1-2 per gli ospiti, premia il loro cuore e la maggiore lucidità e intraprendenza, specie nel secondo tempo, e conferma che, ceduti i vari De Ligt, De Jong, Van de Beek e Ziyech, l’Ajax non è più quello che incantò due anni fa, mancando per un soffio la finale di Champions.

RIGORE – Quelli di oggi non sono gli eredi del Papero d’oro degli anni ’70, del suo scudiero Johan Neeskens, e nemmeno di Marco Van Basten, ma una squadra con qualche giovane interessante e alcuni onesti mestieranti, come l’autore del gol Klaassen e quel Tadic che, facendosi parare un rigore da Pau Lopez all’8′ del secondo tempo, ha innescato la reazione dei romanisti. Proprio il tanto discusso portiere della Roma è stato uno dei protagonisti della serata, con alcuni interventi decisivi, oltre al penalty parato. L’opposto si può dire del suo collega Scherpen, 21enne terzo portiere dell’Ajax alto 2,04 e lanciato nella mischia per squalifiche e infortuni di Onana e Stekelenburg. Sua la goffa papera che ha regalato alla Roma il gol del pareggio, su punizione di Pellegrini, che fino a quel momento era stato uno dei meno brillanti nella formazione di Fonseca. Che ha avuto il merito di saper reagire anche all’handicap delle tante assenze e poi all’infortunio di Spinazzola, fino a quel momento (29′ pt) il migliore in campo e inarrestabile sulla fascia sinistra.

AJAX – Bene anche Dzeko che ha combattuto su ogni pallone, andando anche a recuperare sugli avversari a metà campo. Insomma, è una Roma che in Europa continua a fare la sua parte ma che fra una settimana non dovrà commettere l’errore di sottovalutare l’Ajax nella partita di ritorno dell’Olimpico: se trovano la giornata giusta i ragazzi della squadra del ghetto sono capaci di giocare brutti scherzi. L’Ajax era andato in vantaggio al 38′ Ajax: Cristante provava a pressare alto la palla, che finiva a Diawara il quale sbagliava il retropassaggio innescando Klaassen. Uno-due in area con Tadic e gol dello stesso Klaassen per l’1-0 degli olandesi. Incertezza anche di Mancini che temporeggiava troppo sull’autore della rete.

IBANEZ – Il pari, quattro minuti dopo il rigore neutralizzato a Tadic, arriva al 12′ st grazie a Lorenzo Pellegrini al 57′. Il capitano giallorosso segnava direttamente su calcio di punizione, sebbene la sua esecuzione non fosse stata irresistibile: conclusione angolata ma Scherpen si faceva sfuggire clamorosamente il pallone tra le mani che finiva in rete per l’1-1. Bella l’esecuzione di Ibanez (proprio lui che aveva provocato il rigore atterrando Tadic) a 3′ dalla fine per la rete della vittoria: sugli sviluppi di calcio d’angolo il brasiliano ex Atalanta raccoglieva un pallone spizzato da Klaassen e incrociava col sinistro, mandando il pallone nell’angolo più lontano. Ed era il sigillo a una vittoria meritata, con il siparietto, negli istanti finali, di un raccattapalle che, per la stizza, scagliava un pallone addosso a Calafiori che doveva effettuare una rimessa laterale.


Paulo Soares

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